Q.1: raccolta di firme per un Consiglio in seduta aperta

Redazione Nove da Firenze

Nei giorni scorsi è stata avviata, per iniziativa del Comitato Oltrarno Futuro, una raccolta firme tra i residenti nel Quartiere 1 per ottenere dal Presidente del Q.1 la convocazione nel mese di settembre di un Consiglio di Quartiere 1 in seduta aperta. Tema richiesto la qualità della vita dei residenti della ''città storica'' (verde, stato di strade e piazze, dehors, bagni pubblici, servizio di trasporto pubblico urbano, questioni della protezione ZTL da sosta selvaggia e irregolare/abusiva nei posti riservati ai residenti , affitti brevi, ecc... ).

Il CdQ 1 in seduta aperta si era già riunito il 27 maggio, con un ordine del giorno riferito alle sole questioni concernenti il parcheggio interrato in Piazza del Cestello e la richiesta, sempre da parte del Comitato Oltrarno Futuro, di un provvedimento amministrativo di protezione della ZTL tutta con porte telematiche attive h24.

"Siamo convintamente al fianco delle associazioni di settore che hanno presentato un nuovo ricorso al Tar contro il regolamento per le locazioni turistiche brevi approvato lo scorso maggio dal Comune di Firenze. Questo regolamento è un insieme di norme vessatorie, e illegittime, che mirano a scoraggiare la libera impresa e a punire chi affitta la sua abitazione. È evidente che chi impone queste regole ha in odio la produzione di ricchezza e posti di lavoro. Addirittura, è prevista la decadenza del permesso per fare affitti brevi se un turista compie infrazioni quali entrare con la sua auto in ztl o essere sorpreso a bordo di un bus senza biglietto" afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Un altro aspetto folle del Regolamento - accusa Stella - è l'imposizione di standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi. È chiaro che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo; è palese che sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti. Le locazioni brevi portano, ogni anno, 35 milioni € di tassa di soggiorno e 3 miliardi di euro di giro d'affari. Andrebbero favorite e incentivate, non ostacolate. Intanto, due mesi fa, il Tar del Lazio ha annullato la circolare del Ministero dell'Interno del 18 novembre scorso, volta ad introdurre l'obbligo a carico dei gestori di strutture ricettive di identificare de visu gli ospiti per il check in".