Prato: imprenditore cinese irregolare tra i finanziatori della Bugetti

Redazione Nove da Firenze

“Oggi in aula alla Camera abbiamo appreso, in seguito alla risposta ad una mia interrogazione presentata nel maggio scorso al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, relativa, tra i vari aspetti, alle condizioni di sfruttamento del lavoro nelle aziende del nostro territorio, che il Maglificio CXL, tra i finanziatori della campagna elettorale per la corsa a sindaco di Ilaria Bugetti, è stato oggetto di due controlli dell’Ispettorato, risultando irregolare sotto molti fronti.

Il primo, all’inizio del 2024, in seguito al quale è stato emesso un verbale contributivo, per cui è ancora in corso un contenzioso, il secondo nel febbraio scorso, da cui sono ulteriormente emerse specifiche violazioni ed illeciti. Quella stessa azienda di fronte alla quale i lavoratori sfruttati protestavano nel febbraio scorso e che furono multati dalla Polizia Municipale per occupazione di suolo pubblico, salvo poi ricevere la solidarietà del sindaco Ilaria Bugetti che, evidentemente, si era dimenticata che gli agenti del suo Comune li avevano sanzionati.

Il sindaco non poteva non sapere che quella ditta praticasse illeciti già ad inizio 2024, data che apprendiamo nella risposta di oggi, e ci chiediamo, lecitamente, non solo se fosse quindi davvero libera e, di conseguenza, adeguata al ruolo di primo cittadino di una città piegata dall’illegalità cinese, dato che non avrebbe avuto dubbi sull’opportunità di accettare finanziamenti da imprenditori irregolari. A prescindere dall’iter giudiziario dell’inchiesta a suo carico, il tema è e resta politico.

Per noi Bugetti era inadeguata ieri, così come lo è oggi. Mentire ai cittadini, omettendo dal curriculum, in occasione di tre tornate elettorali, un incarico professionale e da chi, quindi, sia stata stipendiata per anni, è incompatibile con ruoli istituzionali. Prato merita di più, ed è necessario superare un sistema più che radicato che, nella migliore delle ipotesi, ha portato a voltarsi dall’altra parte rispetto a fenomeni criminali molteplici che attanagliano il nostro territorio” scrive, in una nota, il deputato pratese Chiara La Porta.

La Lega di Prato interviene con fermezza dopo quanto emerso dalla visita della Commissione parlamentare sulle Ecomafie a Carmignano, dove è stato denunciato l’ennesimo caso di scarichi abusivi di scarti tessili, una piaga che da anni affligge il nostro territorio provinciale. “L’illegalità ambientale è lo specchio ed il prodotto di un’economia sommersa e illegale che si è radicata sul territorio della provincia pratese per colpa del lassismo e dell’inerzia della sinistra.

Chi ha governato negli ultimi anni ha chiuso gli occhi di fronte ad attività illecite che oggi devastano l’ambiente e colpiscono la collettività”. La Lega di Prato esprime piena fiducia nel lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sui reati ambientali, presieduta dal Deputato leghista Jacopo Morrone, e accoglie con soddisfazione la sua presenza sul territorio, insieme al Senatore della Lega Manfredi Potenti, membro della stessa Commissione.

“È importante che anche un organo dello Stato a livello nazionale venga a vedere con i propri occhi la gravità della situazione, che non può più essere sottovalutata”. “Ma a pagare le conseguenze – prosegue la nota – sono ancora una volta i cittadini onesti: ogni sacco abbandonato e poi raccolto e smaltito regolarmente costa soldi pubblici, e quindi ricade sulle tasche dei pratesi. È assurdo e ingiusto che chi rispetta le regole debba pagare due volte: per il proprio smaltimento e per quello degli altri”.