Povertà in Toscana: disoccupazione e perdita del potere di acquisto

Redazione Nove da Firenze

La crisi economica ha innescato in Italia e anche in Toscana una dinamica di disoccupazione crescente e una concreta perdita del potere d'acquisto, ha colpito un consistente numero di persone e famiglie, anche se sembrano intravedersi in questo ultimo triennio alcuni primi cenni di miglioramento.

La povertà è cresciuta, non solo da un punto di vista meramente quantitativo, ma è anche mutata nelle forme e nelle modalità nelle quali si è sviluppata nel corso del tempo, divenendo di fatto un fenomeno multidimensionale e sempre più difficile da contrastare.

La novità, pur non inedita, di questo periodo di difficoltà, è che ha coinvolto famiglie e soggetti che si trovavano, fino a poco tempo prima, in condizioni di sicurezza e che per eventi improvvisi si sono trovati in situazioni di insicurezza e sofferenza economica, in alcuni casi fino alla vera e propria marginalità sociale."La povertà è l'ostacolo maggiore alla piena realizzazione delle persone e contrastarla è un dovere inderogabile delle istituzioni: lo dice l'articolo 3 della Costituzione.

Per questo è molto importante il piano messo a punto dalla giunta regionale a sostegno dei cittadini toscani che si trovano in difficoltà". Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sottolinea il valore delle misure illustrate oggi dall'assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, che puntano a costruire, con risorse statali e regionali, maggiore inclusione sociale e a prevenire l'impoverimento.

"Non ci siamo fermati – prosegue - al semplice, seppur fondamentale, sostegno al reddito. Puntiamo a disegnare un approccio complessivo e strutturale che tiene insieme politiche sociali, politiche attive per il lavoro, investimenti su scuola e formazione. L'obiettivo è accrescere l'autonomia delle persone. La lotta alla povertà è una grande battaglia di democrazia, oggi resa sempre più urgente da una crisi che ha prodotto livelli di disuguaglianza intollerabili, anche da noi in Toscana. Per la politica questa battaglia deve essere la priorità. Per questo penso che bisogna smetterla di perdere tempo a parlare di condoni e di flat tax. Servono – conclude Rossi - risorse ulteriori affinché il reddito di inclusione divenga davvero una misura di carattere universalistico, in grado di coprire i 5 milioni di poveri che nel nostro paese non possono permettersi una vita dignitosa".

Come stimato recentemente da Irpet (2016), l'area della povertà assoluta in Toscana riguarda 53.000 famiglie e 119.000 persone, con una crescita della povertà su base familiare dal 2% (2008) al 3,2% (2015). Nel 2008 erano 31.750 le famiglie e 65.663 le persone in povertà assoluta (Osservatorio sociale regionale 2017).

In Toscana si registra comunque un andamento migliore rispetto ad altre regioni. E gli indicatori, seppure in un quadro peggiorato rispetto agli anni precedenti alla crisi, disegnano una situazione in miglioramento.

Questi alcuni dati di sintesi:

(dati Osservatorio Sociale Regionale 2017)