'No alla guerra ma distinguiamo le vittime dai carnefici'

Redazione Nove da Firenze

"Nel dire no alla guerra bisogna distinguere le vittime dai carnefici.

Il rifiuto della guerra come strumento di morte, di distruzione e di sofferenze che sta nel DNA dei cattolici non impedisce certo di distinguere, nel dramma della Ucraina, le vittime dai carnefici, gli aggressori dagli aggrediti". Così Mcl Toscana in una nota."La ricerca fino all'ultimo della pace attraverso la diplomazia, il confronto, il contributo di mediatori credibili e disinteressati deve vedere la disponibilità reale delle parti in causa e non annunci che poi non trovano seguito e vengono vigliaccamente smentiti con i bombardamenti sui tentativi di creare corridoi umanitari.La scelta di non schierarsi con nessuno in nome della pace da parte di alcune organizzazioni sindacali e politiche, non può far dimenticare tuttavia che va perseguita con chiarezza, senza ambiguità e senza mezze verità su quanto sta accadendo.

In questo quadro spicca la responsabile posizione assunta dalla CISL nazionale proprio in nome della chiarezza e della non ambiguità con il rifiuto di ogni posizione che può apparire equivoca.In questo tragico e sconvolgente momento compito del Movimento Cristiano Lavoratori è soccorrere un popolo in fuga, contribuire ad una accoglienza solidale che potrà durare molto tempo e dunque dovrà andare oltre la pur comprensibile emotività rispetto al genocidio in atto in Ucraina", conclude Mcl.