Mutuo: non si può costringere a stipulare un contratto assicurativo
Gli stessi risparmiatori per timore di perdere la possibilità di accedere al mutuo, succede che accettino passivamente qualsiasi condizione prospettata dalla banca, inclusi i contratti di assicurazione. E’ corretto?
La risposta di Sara Astorino, consulente legale dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori.
Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 5901/2025 che ha chiarito che la pratica commerciale di proporre contemporaneamente il contratto di mutuo, o anche un’offerta di finanziamento, insieme ad un prodotto assicurativo non direttamente collegato, non costituisce sempre e comunque pratica commerciale scorretta.
Diventa pratica scorretta nel momento in cui vi sia un indebito condizionamento, finalizzato a limitare la volontà del risparmiatore.
In buona sostanza se la Banca presenta due diversi rapporti e chiarisce che si può stipulare l’uno senza l’altro, la pratica commerciale è corretta.Se, invece, la banca, più o meno platealmente, afferma che per ottenere il mutuo o il finanziamento occorre stipulare obbligatoriamente anche il contratto assicurativo, la pratica è scorretta.
Così come sarà scorretta se al risparmiatore non si lascia un periodo di riflessione tra la firma del contratto di finanziamento e quella del contratto di assicurazione, oppure quando questi subisce chiamate insistenti che possano configurare molestie, coercizione o indebito condizionamento.
La decisione del Consiglio di Stato è molto chiara nel definire le condotte lecite rispetto a quelle illecite in quanto - espressamente - richiama la direttiva UE 2005/29 che contiene un elenco completo ed esaustivo delle pratiche commerciali considerate in ogni caso sleali.