Morti su strada in Toscana: meno incidenti, più vittime in città tra i pedoni

Redazione Nove da Firenze

Si muore di più in città dove, tra i comportamenti che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica, della precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata. La maggior parte delle vittime sono classificate come ‘utenti vulnerabili', cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote.

In una Regione che si propone sul panorama internazionale Sostenibile e Slow, aumentano i casi di incidenti mortali che riguardano ciclisti (+27%). Ritenuto poi di "rilevanza sociale" è il dato che riguarda i giovani: oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015 sono deceduti in incidenti notturni.

 I dati del Sirss, Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale, presentati dall'assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli, raccontano un generale miglioramento della sicurezza stradale e sono in controtendenza rispetto ad una situazione nazionale dove il numero delle vittime cresce (+ 1,4%) e sinistri e feriti diminuiscono ma con percentuali nettamente inferiori. Diminuiscono gli incidenti in città, ma sono più gravi (+10% di mortalità sulle strade urbane). Anche in questo caso la Toscana è in controtendenza rispetto al dato nazionale, dove i decessi aumentano soprattutto sulle autostrade e sulle strade extraurbane.

"I dati Sirss - spiega Ceccarelli - ci mostrano una Toscana dove negli ultimi 8 anni i morti sulle strade regionali sono più che dimezzati. Un dato che ci conforta e ci consente di dire che le politiche per la sicurezza stradale sembrano funzionare e contribuire a limitare numero e danni degli incidenti, anche se resta da fare ancora molto a 360°. Per quanto ci riguarda, vogliamo continuare a lavorare per migliorare ulteriormente la sicurezza delle nostre strade e per questo stiamo per varare un nuovo bando da 3,5 milioni per i Comuni che vogliamo eliminare alcuni punti critici della viabilità".

"Scopo del Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale - ha aggiunto l'assessore - è proprio fotografare la pericolosità delle strade, rilevare dove accadono gli incidenti, rilevare le criticità per farci capire dove è più necessario e urgente intervenire. Per una maggiore sicurezza stradale sono tre i fattori fondamentali su cui si può agire: guidatore, veicolo e infrastruttura. La Regione, nonostante le note difficoltà dei bilanci pubblici, è in prima linea nel miglioramento infrastrutturale. Abbiamo anche promosso iniziative di educazione 'culturale' alla sicurezza stradale. I frutti di questo costante impegno iniziano a vedersi e mi auguro che la tendenza attuale venga confermata anche in futuro".

Ecco una sintesi dei dati Sirss sugli incidenti avvenuti nel 2015 (raccolti nell'ambito del Programma statistico nazionale IST-00142, calcolando l'insieme degli incidenti stradali verbalizzati da un'autorità di polizia che hanno causato lesioni alle persone):

I dati Sirss dicono inoltre che le vittime della strada sono soprattutto maschi (78%), mentre per quanto riguarda i feriti, il rapporto maschi/femmine tende a riequilibrarsi (58%-42%). La maggior parte delle vittime sono inoltre classificate come ‘utenti vulnerabili', cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote. Costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015. La percentuale nazionale è invece del 50%.

Nei casi in cui l'investimento di un pedone porta alla morte, le vittime sono soprattutto persone anziane: nel 2015 il 64% aveva più di 70 anni.

In aumento anche i casi di incidenti mortali che riguardano ciclisti (+27%), mentre calano le vittime tra i conducenti e passeggeri di ciclomotori (-27,3%), moto (-3,2%) e auto (-7%).

Altro dato di rilevanza 'sociale' è quello che riguarda i giovani: le ore notturne sono quelle a maggior rischio per le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni, infatti oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015 sono deceduti in incidenti notturni.