Moda, minacciato il 'modello fiorentino'

Redazione Nove da Firenze

"Esprimiamo la nostra più forte preoccupazione per l’emendamento che eliminerebbe di fatto la responsabilità delle imprese committenti rispetto alle irregolarità nelle filiere, un arretramento grave e incomprensibile". Così in una nota FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL Firenze.

"Questa scelta - proseguono i sindacati della moda - , discussa in un tavolo ministeriale da cui i sindacati sono stati esclusi, minaccia direttamente il “modello fiorentino”, da anni impegnato in un lavoro corale tra istituzioni, sindacato e imprese per contrastare lo sfruttamento. Un sistema che va rafforzato, non smantellato da norme che indeboliscono i presidi di legalità.Nel nostro territorio, anche a seguito delle inchieste della Procura di Milano e dei commissariamenti, abbiamo visto i brand intensificare i controlli con miglioramenti tangibili nelle filiere. Ora, questa proposta normativa rischia di vanificare i progressi fatti.Il rilancio del Made in Italy non può avvenire al ribasso sui diritti. Chiediamo un incontro urgente con il Ministero per avere spiegazioni e ribadire che la qualità di un prodotto passa anche dal rispetto del lavoro che lo crea".