Meno parole straniere negli atti ufficiali del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze

Un atto per invitare sindaco e giunta comunale a prediligere l’utilizzo della lingua italiana negli atti ufficiali del Comune di Firenze. È la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai e approvata nella seduta di stamattina dal Consiglio comunale.

I consiglieri ritengono “che si renda necessaria, come in Francia, una legislazione che tuteli il nostro patrimonio idiomatico sul piano economico, sociale culturale e professionale. Non è più ammissibile che si impongano termini stranieri la cui corrispondenza italiana esiste ed è pienamente esaustiva”.

Nell’atto si richiama la mozione parlamentare con cui il Governo si impegnava “ad adottare ogni opportuna iniziativa volta a tutelare e valorizzare la lingua italiana, quale grande patrimonio nazionale e a garantirne e promuoverne l’utilizzo pieno e corretto a partire dalle istituzioni pubbliche, nazionali e locali”.

La mozione quindi invita sindaco e giunta comunale “a prediligere l’utilizzo della lingua italiana negli atti della pubblica amministrazione laddove sia possibile utilizzare un termine italiano che abbia lo stesso significato dei termini stranieri che si intenderebbe utilizzare”.