L'impatto sulla città dello spostamento dei bus turistici
Firenze, 26 giugno- Il turismo a Firenze è da ormai molti anni fonte di ricchezza per la città, i viaggiatori portano denari ai musei e alle chiese che vengono a visitare, spendono denaro nei negozi, ristoranti, locali, bar, sostengono agenzie turistiche e guide locali.
"Gentile Sindaca -scrive Maria Paola Migliosi, Presidente Confguide Firenze- l’annunciato spostamento, a partire dal prossimo 2 luglio, dei punti di carico e scarico dei bus turistici dai lungarni della Zecca a piazza Vittorio Veneto sta generando alcune preoccupazioni tra le guide turistiche e i tour operator che operano quotidianamente sul territorio.
Siamo consapevoli della necessità di procedere con i lavori per la nuova tramvia e riconosciamo con gratitudine l’impegno dell’Amministrazione nel predisporre un maggior numero di servizi igienici presso il nuovo punto di approdo, accogliendo così una nostra precedente sollecitazione.Tuttavia, desideriamo porre l’attenzione su una questione che riteniamo importante: la distanza del nuovo punto di arrivo potrebbe rappresentare una difficoltà concreta per i turisti senior e per coloro che hanno ridotta mobilità, categorie particolarmente presenti nei gruppi del turismo organizzato. Nelle giornate più calde, questa difficoltà rischia di trasformarsi in un serio disagio.
Per questo chiediamo che l’Amministrazione valuti l’introduzione di misure di accompagnamento o agevolazioni per il trasferimento dal nuovo punto di arrivo al centro storico, anche solo in via temporanea, durante la fase dei lavori.
Trovare soluzioni che migliorino l’accessibilità per tutti non solo aiuterebbe a preservare la qualità dell’esperienza turistica, ma rappresenterebbe anche un gesto concreto di attenzione verso un turismo sostenibile e inclusivo, attento ai bisogni delle persone fragili.
Fiduciosi nella sensibilità dell’Amministrazione, restiamo a disposizione per un incontro, certi che il dialogo e la collaborazione possano portare a soluzioni condivise e rispettose delle esigenze di tutti".
"Siamo preoccupati per lo spostamento dei pullman turistici da lungarno Pecori Giraldi a piazzale Vittorio Veneto. Il Parco delle Cascine è un bene storico-ambientale sottoposto a vincolo paesaggistico architettonico, è un'area verde di valore storico e monumentale su cui ha competenza la Soprintendenza; quindi eventuali interventi o problematiche legate alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico all'interno del parco devono essere segnalati e gestiti dalla Soprintendenza" scrive il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, in un passaggio della lettera scritta alla soprintendente all'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Antonella Ranaldi.
"Qualunque intervento - sottolinea Stella - ricade sotto la normativa di tutela del Codice dei beni culturali (D.Lgs. 42/2004), che deve concedere l'autorizzazione. Senza contare la questione della compatibilità dei nuovi provvedimenti comunali con il Masterplan delle Cascine. L'idea del sindaco è di rendere le Cascine più vissute, in realtà questa scelta penalizzerà fortemente i visitatori, i loro accompagnatori e le guide turistiche, tutti costretti a fare un lungo tragitto a piedi, spesso sotto il sole e il caldo dei mesi estivi, prima di raggiungere il centro monumentale della città".
Stella ricorda che "la delibera comunale in questione prevede che oltre 100 pullman turistici parcheggino ogni giorno proprio nell'area compresa nel Parco delle Cascine. Pertanto - scrive il capogruppo di Forza Italia nella lettera all'architetto Ranaldi- siamo a chiederle se la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio darà il nulla osta a questa norma che riguarda il presente e il futuro del Parco monumentale".
"Non possiamo negare che l’impatto di un numero sempre crescente di visitatori abbia un effetto sulla città e un impatto talvolta drammatico sulla cittadinanza, in maniera particolare i grandi gruppi che arrivano con i bus turistici -dichiara l’associazione Guide turistiche di Firenze, congiunta a AGT Toscana e ANGT- Lo scorso anno abbiamo accolto un numero eccezionale di visitatori ed è importante che la città sia accogliente da ogni punto di vista per assorbire questa quantità di visitatori e non destare malumore nei residenti.
Nel corso degli ultimi 30 anni sono state riviste molte decisioni in questo senso, la più impattante è la diminuzione dei punti di carico/scarico dei bus turistici, che sono stati ridotti sostanzialmente a due, Villa Costanza e Lungarno della Zecca Vecchia.
La decisione della nuova amministrazione, in particolare dell’Assessore al Turismo Vicini e l’Assessore all’Urbanistica Andrea Giorgio di spostare il punto del Lungarno della Zecca Vecchia a Piazza Vittorio Veneto dal 1 luglio ha colto tutti impreparati. Questa decisione è stata comunicata nelle scorse settimane a tutte le categorie interessate senza alcuna consultazione con le stesse, insomma una decisione presa a tavolino.
Abbiamo fatto presente ai nostri Assessori alcuni punti critici di questa decisione ma non siamo stati ascoltati, la nostra principale preoccupazione è proprio l’impatto sulla città e sui residenti.
Piazza Vittorio Veneto dista circa 40 minuti a piedi, spesso sotto il sole cocente dei Lungarni, una distanza difficile da proporre ai nostri visitatori la cui età media si aggira attorno ai 70 anni e spesso non abituati a camminare, per non parlare degli utenti diversamente abili per i quali non è stata proposta nessuna possibilità alternativa di spostamento
Unica alternativa al percorso a piedi è l’uso della tramvia ma questo avrà un impatto devastante sulla cittadinanza che la usa ogni giorno per andare al lavoro e che già adesso ha difficoltà per i gruppi di turisti che la usano arrivando da Villa Costanza.
Inoltre mentre dal Lungarno della Zecca i nostri visitatori trovano subito dei bagni pubblici e molti bar e ristoranti nel quartiere di Santa Croce che ormai da anni si è dotato di strutture adeguate ad accogliere un flusso importante e continuo di turisti, dalla parte del parco delle Cascine c’è ancora tutto da fare, compreso un numero adeguato di bagni pubblici.
Siamo allarmati anche per la questione sicurezza: da anni il Parco delle Cascine è diventato crocevia di spaccio di droga e attività di malaffare, in questa maniera mettiamo a rischio i nostri visitatori che si troveranno a contatto con realtà difficilissime e violente.
Esprimiamo con forza la nostra preoccupazione sia per dar voce ai nostri visitatori che avranno enormi problemi inaspettati da gestire, difficoltà che non sono presenti in nessuna altra città d’Europa a vocazione turistica, sia per dar voce ai residenti che si troveranno a non poter prendere più la tramvia, né i mezzi pubblici. L’amministrazione dopo avere convinto la cittadinanza a non usare la macchina adesso impedisce anche l’uso dei mezzi pubblici senza dare altre opzioni a chi in questa città deve vivere ogni giorno.
Senza neppure citare l’impatto che questa decisione avrà sul traffico all’uscita dell’autostrada Firenze Nord che diventerà l’unica praticabile per i bus turistici e sulla zona di Porta a Prato, già congestionata in molte ore della giornata.
Questa incauta gestione aumenta il sentimento negativo della cittadinanza nei confronti dei turisti e genera malcontento e dissapori inutili, invece di sottolineare il valore aggiunto di una città che viene amata in tutto il mondo.
La nostra associazione congiunta ad Associazione Guide Turistiche della Toscana e Associazione Nazionale Guide Turistiche crede che si debba trovare una soluzione alternativa, mettere più punti di carico/scarico, gestire gli arrivi attraverso il pagamento del ticket di ingresso per i bus, inserire navette dedicate che evitino l’impatto sulla cittadinanza.
In ogni caso basterebbe che i nostri amministratori provassero a fare quel tragitto ogni giorno da semplici cittadini e siamo certi che anche loro si convincerebbero della necessità di piani alternativi, ben pensati e ben progettati" concludono la Presidente AGT Firenze, Antonella Fantoni, e la presidente AGT Toscana e Vicepresidente ANGT, Cecilia Mostardini.