La parola di Dante: "lurco" (mangione, ingordo, beone)

Redazione Nove da Firenze

Una parola di Dante al giorno, per tutto il 2021. In occasione della ricorrenza dei settecento anni dalla morte del poeta, l'Accademia pubblicherà 365 schede dedicate alla sua opera: affacci essenziali sul lessico e sullo stile del poeta, con brevi note di accompagnamento. La parola di Dante fresca di giornata è un'occasione per ricordare, rileggere, ma anche scoprire e approfondire la grande eredità linguistica lasciata da Dante.

La parola di oggi 27 gennaio

lurco

(Inferno XVII, 21)

Come talvolta stanno a riva i burchi,che parte sono in acqua e parte in terra,e come là tra li Tedeschi lurchi [...]

'Mangione, ingordo, beone', latinismo derivato da lurcare ‘mangiare avidamente’. Nel verso Dante attribuisce “lurchi” a “li tedeschi”. Nel periodo risorgimentale e post-risorgimentale l’aggettivo dantesco si carica di una forte connotazione politica e diviene epiteto ingiurioso rivolto a tedeschi e austriaci.