Inclusione digitale: due milioni di euro per proseguire l’esperienza
La Toscana rilancia il suo impegno sull’alfabetizzazione digitale dei cittadini più fragili con un nuovo avviso da 2 milioni di euro per tenere viva la rete dei Punti Digitale Facile nata grazie alle risorse del Pnrr. L’avviso regionale, on line da oggi, ha l’obiettivo di far proseguire fino al prossimo giugno l’attività di almeno 119 dei 170 PDF aperti negli ultimi due anni in tutta la Regione.
“Dopo aver raggiunto in largo anticipo il target di 136 mila cittadini facilitati, ora ci poniamo il nuovo traguardo di accrescere del 30% il numero di persone digitalmente incluse, puntando quota 170 mila”, fanno notare il presidente Eugenio Giani e l’assessore all’innovazione digitale Alberto Lenzi, che ricordano il grande lavoro compiuto in questi anni dalla Regione assieme ai Comuni e al Terzo Settore e sottolineano come “il nuovo stanziamento è stato possibile proprio grazie ai risultati conseguiti”. La dotazione finanziaria è infatti assicurata da un accordo tra Regione Toscana e Dipartimento della Transizione digitale della Presidenza del Consiglio di Ministri, che ha assegnato un nuovo contributo di 1.948.000 euro a valere sul Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, nell’ambito di un bando riservato alle Regioni più virtuose.
L’avviso è rivolto a Enti locali e enti del Terzo settore già coinvolti nella gestione dei Punti di Facilitazione o siano stati attuatori o realizzatori “Connessi in buona compagnia 2.0”, progetto Pnrr realizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con i sindacati dei pensionati (SPI CGIL, UIL-UILP, CISL FNP), ANCI e Upi Toscana per aiutare gli over 65 e le fasce più fragili a superare il divario digitale. Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate fino al prossimo 15 gennaio.
“In questi anni, i Punti Digitale Facile si sono affermati come presidi diffusi di coesione sociale, di contrasto a nuove forme di disuguaglianza, di garanzia di cittadinanza. Sono luoghi fisici riconoscibili e accessibili, capaci di intercettare le fasce di popolazione maggiormente esposte al rischio di esclusione digitale come anziani, persone con fragilità sociali, cittadini con basse competenze informatiche e residenti nelle aree interne”, commenta il presidente Giani.
“Adesso – prosegue l’assessore Lenzi - siamo chiamati a compiere una ulteriore scelta strategica, quella di garantire l’operatività attraverso azioni-ponte per passare dalla fase di attuazione del PNRR alla definizione di modelli di intervento strutturali, integrando la facilitazione digitale nelle politiche ordinarie regionali e locali, in un’ottica di sostenibilità e replicabilità”.
Il mantenimento della rete Pdf consentirà la prosecuzione delle attività di formazione, assistenza personalizzata, orientamento e informazione digitale. Accompagnerà in modo continuativo e stabile la transizione digitale dei servizi pubblici, sostenendo i cittadini nell’utilizzo consapevole delle piattaforme digitali, dell’identità digitale e dei servizi sanitari e amministrativi online.
Secondo le richieste del bando, ogni Punto Digitale Facile dovrà garantire l’apertura al pubblico di almeno 10 ore settimanali, distribuite su almeno tre giorni, la presenza di facilitatori adeguatamente formati e di un referente operativo, la registrazione dei cittadini facilitati sulla piattaforma nazionale ‘FACILITA’, un contributo al raggiungimento del nuovo target regionale. I soggetti che abbiano già raggiunto durante i mesi di operatività almeno il 20% del target di facilitazioni assegnato accederanno direttamente al finanziamento; per gli altri, la Regione potrà richiedere integrazioni progettuali volte a garantire un contributo effettivo al raggiungimento degli obiettivi regionali.
"Quanto spende il Comune di Firenze per la IA?" è la domanda che il consigliere comunale di FdI Alessandro Draghi rivolge all'Amministrazione comunale. Durante la Commissione 8 del 18 dicembre, convocata per l'approvazione del bilancio previsionale 2026, l'Assessora con delega alla Intelligenza artificiale, aveva dichiarato che il costo si aggira intorno ad 1,6 milioni di € all'anno.
“Domandando a CHATGPT quanto spenda il Comune di Firenze per la IA, la risposta del noto chatbox è stata: Al momento non esiste una cifra pubblicamente chiara e specifica su quanto il Comune di Firenze spende (o ha stanziato) solo per l’intelligenza artificiale (IA) nel suo bilancio annuale o pluriennale. Le fonti ufficiali comunali consultate indicano l’esistenza di un Piano strategico per l’adozione dell’IA 2026-2028 che definisce obiettivi, aree d’intervento e priorità dell’uso dell’IA nella pubblica amministrazione, ma non riportano un importo economico dedicato esclusivamente all’IA nel bilancio pubblico disponibile online al momento” spiega il consigliere comunale di FdI Alessandro Draghi, che domanda quindi dettagli su come venga speso, o investito l'importo registrato a bilancio per l'Ia.