In Toscana sbocciano le fattorie sociali
La campagna come luogo di inclusione e coesione, le aziende agricole come strumento per prendersi cura, soprattutto nelle aree rurali, delle fasce più vulnerabili. Si consolida un interessante scenario per le aziende agricole della Toscana che, a fianco dell’attività agricola tradizionale, possono ambire a ricoprire un ruolo strategico anche nell’erogazione di tutta una serie di servizi di welfare che spaziano dalla possibilità di organizzare e gestire centri diurni ai percorsi di inserimento lavorativo per persone con disabilità psico-fisica o ex detenuti o con dipendenze supportando le istituzioni locali ed i servizi socio-sanitari nel rispondere alle esigenze della loro collettività.
Questa opportunità è oggi disciplinata dalla nuova legge sull’agricoltura sociale varata dalla Regione Toscana il cui esercizio, nell’ambito della multifunzionalità agricola, è condizionato dall’iscrizione al registro degli operatori delle fattorie sociale. Un requisito che può essere ottenuto - per chi non lo ha già maturato dimostrando un’attività pregressa prima della pubblicazione della legge regionale -, partecipando al primo corso di formazione promosso da CAICT Formazione, l’agenzia formativa di Coldiretti Toscana.
Il corso (a pagamento), della durata di 80 ore, di cui 40 in modalità online e 40 in presenza, si terrà presso l’aula formativa di Casa Coldiretti viale Fratelli Rosselli, 20 a Firenze. Il termine ultimo per presentare le domande di iscrizioni è il 4 novembre 2025.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a caict.formazione.toscana@coldiretti.it o chiamare i due numeri dedicati: 055 32357212 o 055 32357207