Il corteo per la Palestina della CGIL chiede pace a Gaza

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 19 settembre 2025– Oggi a Firenze ha sfilato il corteo in sostegno della popolazione palestinese (partenza da piazza Dalmazia, conclusione in piazza dell’Isolotto), organizzato dalla CGIL al culmine dello sciopero nazionale indetto per Gaza.

Presente anche Luca Rossi Romanelli, a titolo personale e a nome del Movimento 5 Stelle. "La situazione a Gaza sta precipitando oltre ogni limite e il M5S ribadisce che i cittadini, le istituzioni e l’Italia devono essere consapevoli che il Movimento non resterà in silenzio. Il Movimento 5 Stelle nasce con un’istanza di pace, che si riflette anche nel simbolo presentato per le elezioni del Parlamento Europeo. “Si tratta di un impegno che viene da lontano e che il Movimento, a Firenze come in tutta la Toscana, non lascerà indietro nessuno. Oggi qui e domani ovunque sarà necessario”, conclude Rossi Romanelli, capolista del M5S per le elezioni regionali nella Città di Firenze.

Il sindaco di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino da domenica 21 settembre, Giornata internazionale della pace, a martedì 23 settembre, giornata in cui la Rete degli Enti locali per i diritti del popolo palestinese – a cui il Comune di Calenzano aderisce – ha lanciato una giornata di iniziative di sostegno verso la Palestina.

Ritenuto che i popoli non possano rimanere inerti di fronte al tragico sviluppo del conflitto in Medio Oriente e richiamato lo Statuto comunale in cui si afferma che il Comune riconosce nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli ispirandosi ai principi costituzionali ed alle norme internazionali, il sindaco dispone di esporre la bandiera a lutto sugli edifici comunali. Inoltre, dalle ore 11 alle ore 11,15 di martedì 23 settembre, dispone la sospensione delle attività degli uffici comunali e invita la cittadinanza a raccogliersi in silenzio e a sospendere le proprie attività o manifestare nelle forme ritenute più opportune la propria adesione al cordoglio per le oltre 60 mila vittime a Gaza dall’inizio del conflitto.

Il Comune di Calenzano aderisce inoltre lunedì 22 settembre alla staffetta di lettura collettiva “Non un nome di meno” organizzata dall’associazione Donne insieme per la pace: in piazza Vittorio Veneto, dalle ore 20 alle ore 21, è prevista con le associazioni del territorio la lettura dei nomi dei bambini morti dall’inizio del conflitto a Gaza.

Corteo Pro-Palestina anche a Empoli sabato 20 settembre con ritrovo alle ore 16.30 in piazza Don Minzoni. L'itinerario della manifestazione: piazza Don Minzoni, via Roma (in contromano), piazza della Vittoria, via Jacopo Carrucci, via Ferruccio Busoni, via Giulio Masini, via Emilio Bardini, rotatoria Via Bisarnella, viale Francesco Petrarca, viale Cesare Battisti, piazza Guido Guerra, via Giuseppe Mazzini, piazza Giacomo Matteotti e termine del corteo in piazza Farinata degli Uberti.

“Mobilitazione riuscita. Dalla Toscana oggi parte un messaggio forte: fermate il genocidio a Gaza”: sono le parole di Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, stamani a Livorno durante la manifestazione, partita da piazza del Luogo Pio, in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil in tutta la regione (intero turno di lavoro, con esenzioni dei settori dei servizi pubblici essenziali come da L.146).

Sulla manifestazione di Livorno (hanno sfilato in circa 10 mila persone, tra cui il sindaco a Luca Salvetti, Nicola Fratoianni, vari esponenti delle istituzioni, delle forze di centrosinistra e delle organizzazioni della società civile) sono confluiti anche i territori di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Grosseto. Alta l’adesione allo sciopero in Toscana. I settori dei servizi essenziali erano esentati dallo sciopero (come da L.146).

Ha aggiunto Rossi: “Abbiamo messo in campo il nostro strumento più potente, lo sciopero generale, perché quello che sta accadendo in questi mesi a Gaza, davanti ai nostri occhi, è qualcosa di inaccettabile e disumano. Bambini spezzati, donne massacrate, famiglie annientate o deportate. È la negazione stessa dell’umanità, della libertà e della giustizia sociale. A fronte di tutto questo, c’è l’inazione dei governi e delle istituzioni internazionali. Non sono state prese le misure necessarie su Israele per fermare le stragi e la voce del popolo palestinese oppresso resta senza ascolto.

La CGIL Toscana non può accettare questa indifferenza. Come sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici crediamo che la pace, la giustizia sociale e il lavoro siano indissolubilmente legati. Senza pace non c’è lavoro, senza giustizia sociale non c’è libertà, senza dignità non c’è democrazia. Siamo anche preoccupati dalla deriva bellicista che avanza in Europa e in Italia: si aumenta la spesa militare fino al 5% del PIL, mentre si tagliano sanità, scuola, trasporti e servizi essenziali.

A pagare questo prezzo saranno ancora una volta i cittadini, i lavoratori, le famiglie già in difficoltà. Non ci rassegniamo a questa inerzia. Noi non ci stiamo. La CGIL Toscana alza la voce contro la guerra, contro l’indifferenza, contro i tagli che minano i diritti e il futuro. Perché un sindacato ha il dovere di dire con chiarezza: senza pace non c’è lavoro, e senza giustizia sociale non c’è futuro”.

"Vorrei che la passione di tutta questa gente in piazza - ha dichiarato il segretario generale della Cgil provincia di Livorno Gianfranco Francese - arrivasse a tutti i bambini e le donne di Gaza. Noi siamo qua per loro. A Gaza e in Palestina non c'è una guerra, ma il massacro di un popolo inerme: tutto ciò nell'indifferenza totale dei governi occidentali, tra cui quello dell'Italia".

La candidata al Consiglio Regionale Irene Galletti raccoglie e rilancia con convinzione la proposta avanzata dal segretario generale della Cgil provincia di Livorno Gianfranco Francese, rivolgendo un appello chiaro alla comunità portuale: non si permetta l’attracco né la partenza di navi che trasportano armi destinate al governo israeliano. La Toscana non può e non deve diventare complice di un conflitto che ogni giorno provoca nuove vittime innocenti nella Striscia di Gaza». Galletti sottolinea come sia la mobilitazione dal basso che l’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni siano fondamentali: «Il rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale viene prima di ogni interesse economico.

Non possiamo restare in silenzio né girarci dall’altra parte. È necessario che le istituzioni, insieme alle autorità portuali, si facciano garanti di una posizione chiara: niente porti per le armi».

“Scorrendo la lista degli oltre 200 Sindaci italiani che hanno firmato l’appello per Gaza promosso dalla sindaca di Gorgonzola - commenta la segreteria comunale lucchese del Partito Democratico - , avremmo voluto leggere anche la firma del sindaco di Lucca”. “Sarebbe stata finalmente, dopo tre anni di mandato, una sua posizione presa sul genocidio in corso in Palestina. E invece niente. Mai una frase, mai una parola di attenzione verso una tragedia che sta drammaticamente segnando in modo negativo il nostro tempo.

Feste e sorrisi di circostanza saranno sicuramente impegnativi o semplicemente alcuni temi richiedono una sensibilità che forse non appartiene a questa giunta. Stare dalla parte dei più deboli, delle persone in difficoltà costa sacrificio, attenzione, ascolto, studio e coraggio. Temi complessi che non si risolvono certo con ordinanze scenografiche e buone solo per qualche post roboante come il famoso divieto di bivaccare o dormire sul suolo pubblico e nelle aree ad uso pubblico”.