Giornata Nazionale Parkinson: iniziative a Firenze

Redazione Nove da Firenze

Empoli – Per la Giornata Nazionale Parkinson (sabato 29) promossa dalla Società Italiana Parkinson Fondazione LimpeDisMov, a Firenze si svolgerà un’iniziativa per parlare della malattia, delle nuove prospettive terapeutiche e soprattutto per condividere l’importanza dello sport e delle attività complementari. Organizzata dalla struttura di Neurologia - Casa Parkinson (il progetto è nato dalla partnership di Asl Toscana centro e Fresco Parkinson Institute) insieme all’Associazione di supporto alle famiglie e ai malati “NoiXParkinson” di Reggio Calabria, l’iniziativa prenderà il via alle 9.15 presso la sede di Casa Parkinson (Casa della Comunità Canova, via Chiusi), con i saluti e i ringraziamenti iniziali.

Alle 9.30 si terrà il collegamento on line tra Casa Parkinson di Firenze, un progetto di cui è responsabile la dottoressa Paola Vanni, neurologa del Santa Maria Annunziata esperta della Malattia di Parkinson e dei Parkinsonismi – e le “future” Casa Parkinson.

La Giornata Nazionale promossa dalla Fondazione LimpeDisMov – dichiara Paola Vanni - rappresenta un tradizionale evento informativo per tutti noi, i pazienti e le loro famiglie coinvolgendo Istituzioni e Associazioni unite per far fronte ad una malattia sempre piu' frequente ed impattante sulla nostra Società': un messaggio che sottolinea il ruolo fondamentale della collaborazione fra il nostro sistema sanitario e le famiglie dei malati oltre che delle associazioni e delle istituzioni coinvolte”.

Alle 9.45 Gino Fantechi (UPD Isolotto/APS Simone Borgheresi ETS) parlerà di “La malattia del Parkinson esperienza di UPD Isolotto” e alle 10 interverrà su "Sport e benefici: i disturbi del movimento" il dottor Luca Benelli, medico specialista dello Sport. Alle 10.45 “Un passo per il Parkinson” insieme per la camminata da Casa Parkinson al Parco Dell’Argingrosso. In contemporanea a Reggio Calabria si terrà la camminata sul Lungomare I. Falcomatà.

Dalla boxe all’arte, dalla danza al coro, dal tiro con l’arco alla AFAC, un percorso di attività che integra movimento, stimolazione sensoriale e relazione sociale, con l’obiettivo di favorire l’umore, attivare la plasticità neuronale, sostenere la motricità e promuovere la socializzazione. Un approccio ormai riconosciuto come determinante nel migliorare la qualità di vita delle persone con la malattia di Parkinson e dei loro familiari.

Le iniziative hanno coinvolto gli insegnanti di boxe alla palestra dei Rossi del Calcio Storico e del laboratorio di arte alla BiblioteCanova, i danzatori di Dance Well presso il centro Sonoria e il maestro Francesco Novelli con Giulia Novelli per il coro. Ogni intervento complementare è stato accompagnato dall’intervento dei professionisti sanitari qualificati del team di Casa Parkinson che hanno illustrato i benefici delle diverse discipline e l’importanza delle sinergie.

“L’obiettivo - spiega Monica Norcini direttrice del Fresco Parkinson Institute - è quello di far conoscere i benefici concreti degli interventi complementari e promuovere ulteriormente il loro ruolo all’interno delle attività quotidiane di Casa Parkinson all’Isolotto, sostenute grazie al contributo della Fondazione CR Firenze. La risposta delle persone che frequentano le iniziative ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta: affiancare il lavoro del team medico multidisciplinare della AUSL Toscana Centro con attività laboratoriali che migliorano la qualità della vita, stimolano il movimento, la creatività, l’emotività e favoriscono l’incontro con gli altri. Un ringraziamento sincero a tutte le persone e ai professionisti che hanno contribuito a far nascere e crescere questa realtà, a beneficio dei parkinsoniani e delle loro famiglie.”

“Casa Parkinson, a tre anni dalla sua inaugurazione con il sostegno di Fondazione CR Firenze e Società della Salute, dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale la collaborazione tra le strutture sanitarie, il territorio e le associazioni per creare benessere in una patologia cronica così invalidante”, dice Paola Vanni, neurologa e responsabile di Casa Parkinson.