Giani promulga la legge sulle morti cardiache improvvise nei giovani
Il presidente della Regione Toscana ha promulgato oggi la legge regionale, prima in Italia, per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei giovani.
La legge punta a prevenire eventi tragici attraverso la sensibilizzazione e la diagnosi precoce di condizioni a rischio; la sua strategia è basata su screening cardiologici nelle scuole, su corsi di rianimazione e diffusione dei defibrillatori.
“Con questa legge - è il commento del presidente Giani - la Toscana sceglie di agire con prevenzione, screening e attenzione, perché la salute dei giovani è il bene più prezioso da difendere. Si tratta di una battaglia importantissima, che tocca da vicino tante famiglie e che riguarda il futuro dei nostri ragazzi. Sono convinto che con gli screening capillari e con tutte le altre iniziative previste dalla legge faremo passi avanti importanti per prevenire questi terribili drammi”.
La legge era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana nelle settimane scorse.
Tra i punti centrali della nuova normativa: l’istituzione di un Registro regionale sulla morte cardiaca improvvisa giovanile che consenta di raccogliere tutti i casi di morte improvvisa e di arresto cardiaco rianimato, un piano di identificazione precoce delle patologie cardiologiche nelle scuole superiori; l’attivazione di corsi di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole secondarie, rivolti sia al personale scolastico sia agli studenti; l’adozione di misure per la diffusione e la gestione corretta dei defibrillatori automatici esterni con la mappatura del territorio regionale e la messa in opera di una app che consenta al soccorritore la localizzazione immediata del DAE più vicino; infine il varo di una commissione tecnica regionale per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Firenze sempre più cardioprotetta grazie a un programma cittadino che vede fare squadra Comune, Città metropolitana, Azienda Usl Toscana Centro e le associazioni di Volontariato Croce Rossa Italiana, Misericordie e Pubbliche Assistenze. Fulcro del piano sarà un ciclo di iniziative per informare e formare la comunità sul tema tanto importanti della rianimazione e delle manovre salvavita in caso di arresto cardiaco. Con il presupposto che tutti i cittadini sono parte della catena della sopravvivenza, l’amministrazione promuove un programma di azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione a cominciare dai dipendenti comunali, in particolare insegnanti delle scuole dell’infanzia e materna, ma coinvolgendo anche gli studenti delle scuole superiori, chi opera nel mondo dello sport, i rappresentanti delle istituzioni e organizzando altri momenti aperti alla cittadinanza, in cui sarà possibile svolgere anche screening gratuiti per la rilevazione precoce preventiva di patologie cardiache.
Obbiettivo è rendere la comunità competente ed i cittadini consapevoli di essere parte del sistema dell’emergenza. Insieme alle realtà associative locali, l’impegno è portare avanti annualmente momenti di questo genere, ampliando sempre di più la platea dei destinatari.
Si comincerà il 4 settembre nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, verrà realizzata una giornata volta all’erogazione di corsi manovre salvavita gratuiti, con certificati BLSD accreditati al 118 Regione Toscana, che coinvolgerà 200 dipendenti del Comune di Firenze, in prevalenza personale della scuola infanzia e materna; un’altra giornata il 16 ottobre, presso il Mandela Forum, rivolta agli studenti delle scuole superiori fiorentine ed ai cittadini e poi il 17 ottobre, presso il Pala Mattioli, rivolta ai rappresentanti di società e circoli sportivi.
In totale le tre giornate formative prevedono di coinvolgere complessivamente circa 2000 persone, includeranno corsi certificativi BLSD accreditati 118 regionale, training manovre rianimazione con uso del defibrillatore e manovre disostruzione pediatriche per famiglie, saranno coordinate dal dottor Marco Squicciarini, medico Istruttore che si occupa di formazione con la Società “Squicciarini Rescue International Training Center”.
Due ulteriori appuntamenti verranno messi a punto nel mese di ottobre grazie alle associazioni ANPAS, Misericordie e CRI: il primo, significativo sotto il profilo simbolico, dedicato alla formazione dei consiglieri Comunali, dei rappresentanti della Giunta, della Città Metropolitana e dei dirigenti pubblici, il secondo aperto alla cittadinanza per una giornata di informazione e sensibilizzazione, in una piazza cittadina da concordare, a conclusione di VIVA! La settimana europea per la rianimazione cardiopolmonare.
Il piano dell’amministrazione è quello di sensibilizzare sempre di più la cittadinanza e formarla sul tema. Per questo il tavolo di confronto proseguirà per organizzare campagne periodiche di sensibilizzazione ogni anno, in particolare nei mesi di settembre e ottobre.
“Un programma che guarda alla tutela della salute dei cittadini, che vuole rendere la comunità sempre più consapevole, creando opportunità di formazione e di sensibilizzazione per educare la città al tema della cardioprotezione, promuovendo anche il grande lavoro che già viene fatto sul tema dal mondo del volontariato. – spiega l’assessore al Welfare Nicola Paulesu – Queste iniziative portano avanti un lavoro che vedeva Firenze già in prima linea e sono solo il primo passo di un impegno che vogliamo continuare a costruire, il lavoro di squadra tra istituzioni e volontariato è fondamentale.
Sottolineo il valore sociale dell’iniziativa che responsabilizza tutti i cittadini alla partecipazione attiva, insieme alle associazioni di volontariato per rafforzare la catena del soccorso e della sopravvivenza ed il senso di appartenenza alla società di cui siamo parte. Anche la legge toscana sottolinea l’importanza della prevenzione e della sensibilizzazione e puntiamo molto su questo aspetto”.
“La conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare è un’azione essenziale per provare a dare una speranza a chi in quel momento senza quell’aiuto potrebbe non averla. Diventa fondamentale aumentare le possibilità sul territorio di avere persone informate e formate su quello che può fare la differenza tra la vita e la morte e compito importante delle istituzioni è lavorare in questa direzione, per queste ragioni questo programma di iniziative è di grande valore. – spiega Nicola Armentano, consigliere metropolitano con deleghe alla Promozione della Salute, Sport e Sociale - Oggi esistono anche norme che tutelano i soccorritori come la legge 116/2021, sono stati fatti passi avanti nel mondo dello sport con l’obbligo di personale formato e Dae dentro gli impianti vista la alta incidenza di arresti cardiaci durante lo sforzo fisico.
Ma tali eventi non avvengono solamente durante il momento sportivo ma diffusamente nella vita di tutti i giorni, anche in età giovanile, è accaduto anche davanti a una nostra scuola elementare nel quartiere 2, una tragedia dalla quale hanno preso il via molte azioni concrete, che adesso mettiamo a sistema con questo progetto. C’è oggi una legge toscana in materia che rappresenta una novità molto importante. Avere persone pronte e informate su cosa fare può ridurre i drammi che spesso siamo costretti a commentare e può evitare il decesso, come in tante bellissime occasioni in cui il pronto intervento ha cambiato il destino di tante persone.
Anche in città metropolitana abbiamo portato avanti momenti di formazione, educazione e screening e continueremo a farlo nel solco di questo lavoro condiviso con le varie realtà sul territorio. Un impegno che ci siamo presi, inoltre, sarà quello di realizzare in collaborazione con l’Università e il mondo scientifico dei video tutorial da inserire nei nostri siti istituzionali perché ogni cittadino in autonomia possa informarsi”.
La AUSL Toscana Centro sottolinea l’importanza dell’iniziativa che comprende nella formazione anche il rapporto tra chi attiva il soccorso e la centrale operativa del soccorso sanitario che è in grado di fornire tutte le istruzioni per la rianimazione e l’utilizzo del DAE in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Forte attenzione viene data anche alla necessità di comunicare alla AUSL il posizionamento dei DAE sul territorio che permette un adeguato coordinamento dei soccorsi.