Gabbia di rame per Palazzo Vecchio: rischio fulmini da clima impazzito

Redazione Nove da Firenze

Il Comune di Firenze ha deciso di difendersi dagli eventi climatici non più eccezionali ed ha commissionato l'intervento alla Società SAEET Impianti specializzata nella progettazione e messa in opera di sistemi elettrici e meccanici per la produzione e il trasporto di energia convenzionale e rinnovabile.

In diverse fasi, fra il 12 settembre e l’11 novembre prossimi, i tecnici si caleranno imbragati e appesi alle funi lungo la Torre di Arnolfo e le mura del Palazzo per fissare delle apposite maglie di rame che, ossidandosi, con il tempo non saranno più visibili a occhio nudo.

La scelta di realizzare parte dei lavori con operatori in fune, provvisti di appositi patentini, nasce dalla difficoltà di usare mezzi ingombranti e pesanti in alcune zone del Palazzo e dall'esigenza di non ostacolare il movimento turistico in piazza della Signoria e nelle strade adiacenti.

Le operazioni preliminari hanno avuto inizio in agosto con la predisposizione, sulla facciata di via dei Leoni, di opportuni ancoraggi, che serviranno per la discesa degli operatori, ma che potranno anche essere successivamente utilizzati per ispezioni sulla facciata facilitando la manutenzione dell'edificio.

L’ultima fase vedrà all’opera i tecnici in fune che si caleranno prima dalla Torre di Arnolfo, poi sulla facciata di via dei Leoni e infine nel Chiostro interno. Sarà questo un momento altamente spettacolare perché, grazie alle web cam montate sugli elmetti, esperti e pubblico interessato potranno osservare particolari delle facciate del palazzo che non sono mai state viste se non dagli antichi costruttori.