Firenze antirazzista ricorda commossa la strage di piazza Dalmazia

Redazione Nove da Firenze

Un centinaio di persone hanno partecipato questa mattina, in piazza Dalmazia, alla commemorazione istituzionale in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, i due senegalesi uccisi dal neofascista Gianluca Casseri il 13 dicembre 2011. Oltre alla vicesindaca Cristina Giachi e agli assessori Cosimo Guccione, Alessandro Martini e Sara Funaro, erano presenti, tra gli altri, il presidente della comunità senegalese Mamadou Sall, il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno e l'imam di Firenze Izzeddin Elzir.

“Firenze non è una città razzista – ha sottolineato la vicesindaca Cristina Giachi – ma purtroppo questo germe strisciante c'è e costruisce discorso ed opinione. Questo genera una grande confusione che disorienta le menti più fragili e deboli culturalmente, orientandole alla paura e alla rabbia, quando non attiva gesti di criminalità folle come nel caso di piazza Dalmazia. Ma oggi il clima è addirittura peggiore di 8 anni fa e molto di questo consenso facile potrebbe scivolare in direzioni che non possiamo neanche immaginare”.

“Per questo – ha aggiunto la vicesindaca – è necessaria molta sorveglianza e senso di responsabilità da parte di tutti. Il fatto che le istituzioni si ritrovino qui stamani è la prova che la società ha gli anticorpi per sconfiggere questo male. Noi abbiamo il dovere di custodirli, di coltivarli e proporli alla cittadinanza come una via positiva per rispondere alla paura e alla diffidenza”.

"Questa mattina - sottolineano Antonella Bundu e Dmitrj Palagi di SPC - eravamo in piazza Dalmazia per partecipare al momento istituzionale, in occasione dell'anniversario per l'omicidio di Samb Modou e Diop Mor. Una mano fascista che uccide ancora oggi, mentre anche in Consiglio comunale e in Parlamento sono presenti forze politiche capaci di sostenere l'assenza di un'emergenza antirazzista e democratica nel Paese. Il freddo e la pioggia non hanno impedito la partecipazione all'appuntamento, così come non impediranno il corteo previsto alle 18.30, sempre da piazza Dalmazia.

Una manifestazione importante, capace di unire le lotte e di proporre alla città l'importante collegamento con piazza Fontana e con la resistenza curda. Continueremo a chiedere all'Amministrazione di dare concretezza a importanti atti approvato, come l'intitolazione dei giardini di San Jacopino, la targa su Ponte Vespucci e un luogo toponomastico per Lorenzo Orsetti. La stessa piazza per noi, questa mattina e questo pomeriggio. La Città di Firenze risponde al fascismo e al razzismo con determinazione, senza arretrare di un passo e cedere alla paura".