Finanziamenti elettorali: e la Lista civica di Schmidt allora?

Redazione Nove da Firenze

La polemica odierna si rinfocola con le dichiarazioni del 28 aprile del consigliere Marco Semplici (gruppo Sara Funaro sindaco), rilanciate dalla stampa fiorentina,  che elencava una serie di persone hanno effettuato finanziamenti alla campagna elettorale della destra per le amministrative 2024, tra cui Gennaro Galdo (vicepresidente della Fondazione Maggio) e Francesco Macrì (presidente Estra spa).

“Si ricorda che, a differenza dell’attuale partito di maggioranza, non abbiamo ricevuto finanziamenti importanti da personalità che hanno interessi personali o commerciali in città, proprio per evitare conflitti d'interesse. Invece, abbiamo ricevuto fondi – ribattono Eike Schmidt, Massimo Sabatini e Paolo Bambagioni –, oltre all’auto-finanziamento, da mecenati, anche internazionali, preoccupati dallo stato di degrado, non solo fisico ma anche morale, di Firenze, del quale, purtroppo, abbiamo conferma quotidianamente”.

“In democrazia, è affidato alle minoranze un ruolo prezioso: vigilare e controllare l’operato della maggioranza. Dopo attente verifiche e dopo una puntuale ricostruzione dei fatti, abbiamo rilevato l’esistenza di un “sistema-Firenze”, che si è venuto a creare con la gestione in esclusiva del potere da parte della sinistra. In particolare, con questo atto depositato in Procura, denunciamo che il Partito Democratico oggi, in Toscana e a Firenze, non è più gestito dagli organi formalmente eletti ma da gruppi di interessi e gruppi familiari, ben rappresentati nella mappa del potere fiorentina che abbiamo ricostruito.

Non si tratta, dunque, di “infamie” ma di una forte preoccupazione che avvertiamo distintamente rispetto all’immobilismo e alla rete di rapporti viziosa che si è creata. Ci domandiamo se di fronte a tutto questo avremmo dovuto tacere. Prima di tanti altri problemi, infatti, questo è il primo problema politico della nostra città. Va risolto e lavoriamo per risolverlo. E dovrebbe essere una priorità anche dell’amministrazione” afferma il consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, presidente della Commissione controllo.

“Leggo con stupore il comunicato della Lista Civica Eike Schmidt, che tenta di smentire affermazioni da me rese il 28 aprile scorso e oggi rilanciate dalla stampa, in merito ai finanziamenti elettorali. Lo fanno accusandomi – con una certa confusione – di aver indicato nomi di persone da cui loro non avrebbero ricevuto fondi diretti. Mi preme innanzitutto precisare che quanto da me dichiarato riguarda non finanziamenti diretti, ma una chiara triangolazione politica: da soggetti noti come Gennaro Galdo (vicepresidente della Fondazione Maggio Musicale) e Francesco Macrì (presidente di Estra Spa), verso Fratelli d’Italia Toscana, e da lì a sostegno della campagna di Eike Schmidt. Una triangolazione che, seppure formalmente corretta, pone serie questioni di opportunità.

Quindi loro fanno esattamente quello di cui accusano. Due pesi e due misure? Vale per noi e non per loro? Ai fiorentini dobbiamo dire la verità: cosa tentano di nascondere? A questa domanda cercherò di dare una risposta giovedì 29 maggio in Corte d’Appello quando avrò accesso alle carte.

Trovo poi singolare che i firmatari del comunicato – Massimo Sabatini, ex consigliere della Lega, e Paolo Bambagioni, ex consigliere di sinistra – si autoproclamino portavoce di una moralità superiore mentre attaccano gratuitamente chi, come noi, ha scelto sin dall’inizio la strada della chiarezza e del rispetto delle regole.

Il tentativo di dipingere Firenze come una città in “degrado morale” non solo è offensivo verso chi la governa e ci vive con passione, ma suona anche come un modo per giustificare alleanze improvvisate e scelte discutibili. Noi continueremo a lavorare in modo trasparente e responsabile, mettendo al primo posto l’interesse pubblico, non la propaganda elettorale" dichiara il consigliere Marco Semplici del gruppo Sara Funaro Sindaca.

“C’è un evidente problema politico a Firenze: chi ha finanziato – da quanto risulta e da quanto abbiamo ricostruito mettendo in fila i numeri – ha ricevuto poi incarichi o appalti, oppure già aveva incarichi in partecipate o enti e ha finanziato. C’è una coincidenza straordinariamente lineare. Ciò sembra confermare le nostre preoccupazioni, che più volte abbiamo sollevato come minoranze: la distanza tra la Giunta e i bisogni reali della Città, la prevalenza di interessi consolidati (siano essi commerciali o familiari) che non sono quelli diretti dei cittadini, il fatto che le decisioni che impattano sulla Città si prendano sempre più lontano dall'aula del Consiglio comunale e più "per affidamento diretto" in altri luoghi. Avremmo, appunto, dovuto tacere?” così il consigliere comunale di minoranza della Lista civica Eike Schmidt, Massimo Sabatini.