Fi-Pi-Li: Confcommercio sollecita le forze politiche

Redazione Nove da Firenze

La Toscana Costiera è a un bivio: il suo potenziale economico, produttivo e turistico è frenato da un ritardo infrastrutturale inaccettabile. Sebbene poli come Pisa, Livorno e Lucca abbiano enormi opportunità, l'attuale rete di trasporto e comunicazione non è all'altezza delle esigenze di modernizzazione, crescita e sicurezza. È l'appello lanciato da Federico Pieragnoli, direttore generale di Confcommercio Provincia di Pisa, che in vista delle prossime elezioni regionali, chiede un cambio di passo decisivo.

Proprio nei giorni scorsi il gruppo metropolitano di Firenze "Per il Cambiamento" aveva lanciato un appello alla Città Metropolitana sulla situazione dei viadotti Elsa e La Rotta.

"La nostra posizione è chiara: Confcommercio non è favorevole all'introduzione di un pedaggio per la FI-PI-LI", dichiara Pieragnoli. "Comprendiamo le motivazioni alla base di tale proposta, ma riteniamo che questa superstrada, per la sua natura di scorrimento veloce e per il suo ruolo di arteria vitale per il traffico locale, nonché di collegamento essenziale tra i poli industriali e il Porto di Livorno, debba rimanere totalmente accessibile e senza costi diretti per gli utenti."

E' necessario un cambio di paradigma. "Nel 2025, con indicatori economici cruciali per il turismo, il commercio, i servizi e la logistica, è semplicemente inconcepibile tollerare un freno così pesante allo sviluppo della nostra area a causa di un'infrastruttura inadeguata. La domanda che poniamo con forza a tutti i candidati e alle forze politiche, a pochi mesi dalle elezioni regionali, è: come intendete reperire gli investimenti necessari per una FI-PI-LI all'altezza del suo ruolo e delle esigenze del territorio? Non si può continuare a lasciarla in queste condizioni!".

"Vogliamo sottolineare con determinazione le ricadute positive che un'infrastruttura efficiente, moderna e funzionale avrebbe sul tessuto commerciale della Toscana Costiera. La FI-PI-LI non è solo una strada; è il cordone ombelicale che connette le nostre attività produttive, il commercio e il turismo."

Per il direttore di Confcommercio - “una FI-PI-LI sicura, ben mantenuta e scorrevole significa riduzione dei tempi di percorrenza e dei costi logistici per le imprese, maggiore sicurezza per lavoratori e cittadini, con meno incidenti e disagi, migliore accessibilità ai nostri territori, favorendo l'attrattività per nuovi investimenti e il potenziamento di quelli esistenti, un impulso al turismo, facilitando gli spostamenti e l'accesso alle nostre bellezze. Si parla molto di alta velocità ferroviaria e di potenziare i collegamenti diretti Pisa-Firenze, in considerazione dei grandi flussi turistici. Ebbene, anche la FI-PI-LI avrebbe la stessa importanza se solo funzionasse a dovere!".

"Gli interventi sulla sicurezza sono assolutamente decisivi," continua Pieragnoli. "Non possiamo più permetterci di ignorare le criticità strutturali evidentissime di questa infrastruttura fondamentale. È doveroso garantire un transito sicuro a tutti i cittadini e a tutte le merci che ogni giorno percorrono la FI-PI-LI."

A tal proposito, un esempio chiave per i nostri territori è l'ampliamento con una terza corsia nel tratto da Pontedera-Ponsacco al bivio Pisa-Livorno: "Purtroppo, a oggi, questo progetto vitale sembra bloccato. Ci auguriamo che dopo le elezioni regionali si riprenda la questione con la massima determinazione e si vada fino in fondo."

"Infine, se da un lato esprimiamo le nostre riserve sul pedaggio generalizzato, dall'altro accogliamo positivamente la proposta dell'attuale Presidente Giani di avviare un percorso per la costituzione di una società unica" conclude Pieragnoli. "Questa iniziativa, finalizzata alla gestione della FI-PI-LI con una potenziale estensione a tutte le strade regionali, se condotta con adeguati criteri manageriali, rappresenterebbe un significativo passo avanti. Consentirebbe una programmazione migliore e pluriennale degli investimenti e della manutenzione, una maggiore efficienza nell'esecuzione delle opere e supererebbe l'attuale frammentazione che vede coinvolti molteplici soggetti (Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Province, Global Service), generando inefficienze e ritardi decisionali”.