Fase 2: Rossi firma la nuova ordinanza con il calendario delle riaperture in Toscana

Redazione Nove da Firenze

Riapertura e rispetto delle norme. Da domani, 18 maggio, anche la Toscana riapre tutto. Il testo della nuova ordinanza n. 57 fissa le regole per riaprire, bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, stabilimenti balneari, ed elimina le restrizioni alla circolazione delle persone, ma sempre nel rispetto delle norme basilari per prevenire i rischi di contagio (sanificazioni, distanziamento sociale, obbligo della mascherina, divieto di assembramento). Da lunedì sarà possibile, inoltre, rivedere gli amici e uscire di casa senza autocertificazione.

La Toscana si adegua, dunque, alle disposizioni del Governo, assumendo con la sua ordinanza le disposizioni del Decreto legge 33 del 16 maggio 2020, del Dpcm del 17 maggio 2020 e dei protocolli di sicurezza ad esso allegati. Visto il limit ato tempo intercorso tra la pubblicazione del Dpcm e la data della sua entrata in vigore, la Regione si riserva inoltre la possibilità di successivi aggiornamenti all'ordinanza e ai relativi protocolli applicativi. L'ordinanza sarà disponibile nella banca dati della Regione nelle prossime ore.

Dopo l’accordo tra Regioni e Governo, le attività economiche, produttive e sociali potranno, dunque, riaprire da domani anche in Toscana, ma nel rispetto dei protocolli e delle linee guida predisposti nei vari settori per ridurre il rischio di contagio: la non osservanza comporterà “la sospensione dell’attività economica e produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza” e sanzioni che possono variare da un minimo di 400 euro fino a un massimo di 3mila euro, come da disposizioni nazionali.

Rimangono invece vietati fino al 2 giugno compreso gli spostamenti con mezzi di trasporto pubblici e privati verso altre regioni così come quelli da e per Paesi esteri, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Di seguito, nel dettaglio, il calendario delle riaperture definite dall’ordinanza:

Spostamenti in altre regioni e Paesi esteri

Attività sportive

Funzioni religiose

Obblighi

Tutte le attività dunque dovranno attenersi a linee guida protocolli di sicurezza che dovranno essere rispettati sia dai gestori delle attività che dai clienti, congiuntamente con le specifiche misure per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 dettate a livello nazionale e regionale. Queste, in sintesi, le attività che potranno riaprire da domani, lunedì 18 gennaio, in base alle disposizioni nazionali e all'ordinanza regionale firmata oggi dal presidente Rossi:

- Tutti gli esercizi commerciali

- Le attività di somministrazione di cibi e bevande, non più solo in modalità asporto

- Le strutture ricettive

- Le attività balneari

- I musei e le biblioteche

- Il commercio ambulante previa definizione da parte dei comuni delle necessarie regole relative agli accessi

Riapriranno invece il 25 palestre, piscine e impianti sportivi.

"In questo passaggio epocale per la nostra democrazia, le piccole imprese possono e devono svolgere un ruolo decisivo. Purché non siano lasciate sole (e non solo sotto il profilo degli aiuti economici che dovranno accompagnare la ripartenza) -nota Claudio Bianchi, Presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze- Ma noi continueremo a batterci perché ciò non avvenga".

"Lasciato solo, sul tema delle riaperture, da tutti i suoi compagni di cordata -afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega- il Presidente Rossi mette le mani avanti, vestendo i comodi panni di un novello Ponzio Pilato." "Infatti-prosegue il Consigliere-evidenzia come, a malincuore, abbia dovuto piegarsi alla ragion di Stato dando il via libera a tutti il 18 maggio, anche se in cuor suo avrebbe preferito differire alcune aperture; in questo modo, se, malauguratamente, si creassero nuovi focolai, il Governatore potrebbe rivendicare la sua precedente cautela; se, invece, come auspichiamo, il contagio andrà sempre più scemando, siccome fra qualche mese non sarà più Presidente, nessuno si ricorderà delle sue titubanze in merito." "A prescindere da ciò-precisa l'esponente leghista- l'obiettivo primario, visto che riaprire non è, purtroppo, la panacea a tutti i problemi, è fondamentale che l'arruffone Governo nazionale e la tentennante Regione Toscana, colpevolmente avara verso i suoi cittadini, sostengano davvero commercianti ed imprenditori nella loro faticosa e ricca d'incognite ripartenza." "Speriamo, infatti, ma non ne siamo troppo convinti -conclude Elisa Montemagni- che le puntate di Scherzi a parte con involontari protagonisti toscani ed italiani, siano, finalmente, terminate..."

"Adesso le aziende potranno finalmente riaprire e Forza Italia si batterà in tutte le sedi Istituzionali affinché gli imprenditori siano sostenuti ed aiutati concretamente in questa ripartenza. Abbiamo sempre creduto che l'obiettivo primario fosse riaprire rispettando ogni tipo di protocollo sanitario, perchè la salute viene prima di ogni cosa. Ci auguriamo adesso di leggere ordinanze regionali chiare ma anche semplici, per riaprire in serenità e collaborazione. La gente è pronta. Siamo sicuri che i Toscani sapranno da lunedì vivere in modo razionale ed attento, non dimenticando i sacrifici fatti negli ultimi mesi" dichiara l'On. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia.

Da lunedì 18 maggio lo store Ikea di Firenze Sesto Fiorentino si prepara a incontrare nuovamente i visitatori, accompagnandoli in una rinnovata customer experience capace di rispondere al meglio ai bisogni e alle nuove abitudini delle persone: sicurezza, attenzione nei confronti di clienti e co-worker, nuove modalità d’incontro con i consumatori, sono le parole chiave che guideranno IKEA in questa nuova fase che il Paese si appresta a vivere. Lo store sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00. La salute e la sicurezza dei clienti e dei co-worker sono prorità per IKEA, per questo al momento della riapertura saranno implementate tutte le misure a tutela delle persone che accederanno allo store di Firenze Sesto Fiorentino.

Queste misure sono finalizzate a proteggere clienti e collaboratori con pratiche igieniche rafforzate e il potenziamento di misure per il distanziamento fisico, reso possibile da un controllo più rigoroso del numero di visitatori.

Lo store di Firenze Sesto Fiorentino è pronto a riaccogliere i visitatori grazie alla passione e all’impegno dei nostri co-worker, a loro e alle loro famiglie va ringraziamento di tutta IKEA” dichiara Marco Baretto, Market Manager di IKEA Firenze “Ora più che mai vogliamo essere vicini alle persone, adattandoci ai nuovi bisogni che fanno parte di questa nuova realtà e mettendo a disposizione di tutti non solo i nostri prodotti, ma anche soluzioni e servizi che contribuiscano a creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone”.

 “Da domani circa 13 mila imprese commerciali e dei servizi della provincia di Pisa potranno di nuovo alzare la saracinesca dopo oltre due mesi di chiusura dettata dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, circa il 65% delle oltre 20 mila esistenti”. E' il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli a sottolineare come tra i bar e i ristoranti riusciranno ad aprire solo un 70% della platea, o perché i gestori non ritengono ci siano le condizioni per continuare a lavorare, o perché non si è riusciti ancora ad organizzarsi vista la grande confusione di informazioni su quali saranno le nuove modalità”.

Se questa è finalmente una buona notizia positiva, anche perché il mondo del commercio e dei servizi è rimasto chiuso per troppo tempo, le conseguenze di questo lockdown rischiano di essere disastrose. Gli imprenditori stimano un crollo del 55% dei loro fatturati a fine anno, con la conseguenza di una riduzione di personale già da domani mattina ridotta di circa il 40%. Le attività che riapriranno già da domani, si aspettano di fare all'inizio solo il 30% del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per arrivare a fine anno a circa il 50%.

Insomma, le code non ci saranno e le attività saranno in grado di garantire tutta la sicurezza necessaria, grazie all'adozione da parte del Governo e delle regioni dei nostri protocolli e linee guida. Una vittoria fondamentale, frutto di un lungo e silenzioso lavoro, che rivendichiamo con grande soddisfazione”.

Un'attesa lunga 68 giorni per quasi due mila aziende familiari del commercio su aree pubbliche della provincia di Pisa.

“Ma domani si riapre, è una grande notizia per tutti” - commentano con un sospiro di sollievo Franco Palermo e Alessio Giovarruscio, rispettivamente presidente della Fiva ConfcommercioPisa e coordinatore sindacale di Confcommercio. “Siamo stati sollecitati continuamente da centinaia e centinaia di colleghi che, pur essendo fermi da oltre due mesi, hanno dimostrato una pazienza e uno straordinario senso di responsabilità” - spiega il presidente Palermo.

“Da domani mattina via libera anche per i generi non alimentari con Castelfranco di Sotto e Navacchio in pole position, martedì Marina di Pisa, mercoledì e sabato Pisa, siamo già a buon punto con Volterra, mentre con gli altri comuni ci vedremo nelle prossime ore per pianificare la riapertura completa. I mercati, essendo all'aperto, sono i luoghi più sicuri e grazie alle proposte di Confcommercio i protocolli adottati garantiscono la massima sicurezza per operatori e clienti.

Voglio ringraziare tutti i miei colleghi che hanno partecipato alla nostra manifestazione di due settimane fa, e tutti coloro che pur non essendo presenti, hanno manifestato vicinanza e solidarietà ai colleghi, e che ci ha permesso di non essere più invisibili e di toccare con mano il valore e la bontà del lavoro di tutti noi”.

“I tanti mercati di Pisa e provincia ripartono, e prevale ovunque la nostra linea, fatta di buon senso nelle misure, organizzazione, e integrità dei mercati” - aggiunge Giovarruscio, che rilancia: “Forti delle nostre linee guida, abbiamo difeso i mercati e il lavoro di tutti gli operatori dalle proposte irricevibili di Anva, il cui presidente Luppichini si è permesso di umiliare, definendo “minoranza” quei tanti operatori che generosamente, in prima persona, hanno preso armi e bagagli per venire a Pisa e difendere il lavoro dell'intera categoria.

Si vergogni e chieda scusa. Spero infine che questa vicenda serva di lezione a quei comuni, sempre meno per la verità, che contro ogni evidenza di legge, ancora legittimano quelle presunte commissioni mercato, composte da anni dalle medesime persone, e che con le loro proposte, in qualche caso veramente assurde, hanno dimostrato una straordinaria inaffidabilità e in ultima analisi incompetenza totale”.