Farmaco antiepatite C: procedure per l'acquisto concluse il 5 giugno

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE– Al via le procedure negoziali per le forniture dei farmaci per il trattamento dei pazienti toscani affetti da epatite C. Attivate da Estar, l'ente di supporto tecnico-amministrativo regionale, avranno tempi brevissimi e si concluderanno il prossimo 5 giugno. Si tratta di un passaggio essenziale per dare operatività alla decisione della giunta regionale che, con una delibera approvata nei giorni scorsi, ha deciso di assicurare l'erogazione gratuita dei farmaci necessari a tutti i malati potenzialmente trattabili. Le procedure avviate oggi, porteranno alla stipula di accordi quadro con le aziende farmaceutiche per la fornitura dei farmaci necessari per gli anni dal 2015 al 2017, per un importo complessivo di 60 milioni di euro. La delibera che attiva le procedure è consultabile sul sito di Estar.

Prosegue e si sviluppa il progetto di sperimentazione "Crisi in gravidanza": uno sportello di ascolto e di intervento psicologico per individui, coppie e famiglie tra la gravidanza e i primi anni di vita del bambino. Con una delibera approvata nel corso dell'ultima seduta, la giunta regionale ha finanziato per complessivi 125.000 euro nel triennio 2015-2017 il progetto avviato in via sperimentale dalla Asl 10 di Firenze. Sulla base dei risultati della sperimentazione condotta finora, e limitata solo ad alcuni consultori, ora il progetto viene allargato a tutti i consultori della Asl fiorentina e a tutti i punti nascita presenti sul territorio, compreso quello di Careggi. Obiettivi del progetto, offrire sostegno ai genitori, prevenire l'insorgenza di disturbi psichici e relazionali legati al puerperio, prevenire fattori di rischio per un sano sviluppo del bambino.

"Il progetto - dicono i responsabili del CTF, il Centro di consulenza, sostegno e psicoterapia familiare della Asl 10, nel presidio di Camerata - offre uno spazio di accesso diretto, tempestivo e appropriato a coppie e individui attraverso uno sportello di ascolto psicologico specialistico, privilegiando così gli interventi terapeutici riabilitativi in ottica preventiva. I repentini cambiamenti che la gravidanza e i primi anni di vita del bambino portano nella coppia e nella famiglia possono avere un potere dirompente, che può manifestarsi attraverso rapidi cambiamenti nel tono dell'umore delle persone coinvolte, e talvolta esporre a rischi, in alcuni casi fatali, e ricoveri ospedalieri". A proposito delle crisi in gravidanza e dopo il parto, l'OMS, Organizzazione mondiale della sanità, sottolinea che la qualità della relazione di coppia è il fattore maggiormente predittivo della depressione post partum; che gli interventi più efficaci sono quelli che coinvolgono la coppia e la famiglia; che tra i fattori di rischio psicopatologici ci sono le problematiche di coppia; e che più del 50% dei casi di disordini depressivi post partum non vengono diagnosticati né trattati.

Raggiunto l'accordo sulle tariffe dei parcheggi per tre dei 4 nuovi ospedali toscani (fa eccezione Lucca che ha già in fase di realizzazione alcuni parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze del nuovo ospedale, condizione che non permette la rimodulazione delle tariffe). L'intesa è stata definita nell'ambito della riunione di ieri, giovedì 28 maggio, tra i tre comuni (Massa, Pistoia e Prato), la Regione Toscana e Ge.Sat. Il nuovo tariffario prevede tariffe agevolate ed abbonamenti di varia durata. Per la Regione, attraverso l'assessorato al diritto alla salute, si tratta di un ottimo risultato raggiunto grazie alla collaborazione di Comuni e Ge.Sat.

Ecco in sintesi i contenuti del nuovo piano tariffario. Dalle ore 6 alle 22 non si pagherà niente nell'ora di accesso per il passo. Il costo orario è di 1 euro (ora o frazione) con un costo massimo nelle 24 ore di 4 euro. Dalle 22 alle 6 è previsto un costo a forfait di 2 euro e 50 centesimi. Fino a 20 minuti di sosta il parcheggio sarà gratuito. Per quanto riguarda gli abbonamenti, resta valido quello mensile da 60 euro, ridotto della metà per i lavoratori. Quello settimanale, del costo di 20 euro, verrà eliminato qualora venga deciso di introdurre i nuovi tipi di abbonamento.

In questo caso Comuni e Asl si assumono l'impegno a non realizzare o favorire la realizzazione di aree di sosta gratuite aperte al pubblico, o comunque in concorrenza ai parcheggi, o a interdire la sosta abusiva, in un raggio di almeno 400 metri dal perimetro di ogni Ospedale. Riguardo ai costi dei nuovi abbonamenti, quello mensile (nominativo) per i dipendenti ditte Ge.Sat e provider di Ge.Sat impiegati per servizi nei plessi ospedalieri costerà 10 euro; il settimanale da 10 euro, quello da 3 giorni da 5 euro e quello giornaliero da 2,5 euro non saranno nominativi.

Previste inoltre tessere a scalare con validitia men sile, non personali, al prezzo di 10 euro per un valore di 20 euro. L'accordo ha una validità di 2 anni.

La sanità pubblica soffre sempre più i tagli alla spesa, e in un certo senso si vede. Almeno a giudicare dalla percezione dei cittadini fiorentini. Secondo la nuova ricerca1 dell’Osservatorio Sanità2 di UniSalute, lacompagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, la qualità del servizio offerto dalle strutture pubbliche negli ultimi due anni è peggiorata: è questa la sensazione di un fiorentino su quattro (24%) mentre solo il 10% crede sia migliorata. Giudizio simile quando si guarda alle strutture private: il 19%, infatti, crede che il servizio di queste strutture sia peggiorato.

Molto diffusa (71%) la percezione secondo cui nulla sia cambiato nella qualità del servizio offerto. Ma su cosa basano la propria opinione nel capoluogo toscano quando si valuta la qualità di una prestazione offerta da una struttura medica? Anzitutto la competenza delle figure che vi lavorano (46%). Quasi un fiorentino su tre (30%) invece considera in primis il rapporto tra prestazioni e costi. Il 15% guarda ai tempi di attesa mentre solo il 3% alla modernità delle strutture e il 2% alla pulizia delle stesse. Nonostante una flessione nella percezione della qualità del servizio offerto, la sanità pubblica mantiene alcune importanti caratteristiche: i cittadini gigliati infatti ricorrono alle prestazioni dell’offerta pubblica sia perché i costi sono minori (61%) sia perché ritengono che il personale che vi lavora – medici e infermieri - sia più preparato (28%). La sanità privata, di contro, conferma nella tempistica il proprio punto di forza.

La stragrande maggioranza degli intervistati (82%) crede, infatti, che l’offerta privata sia preferibile proprio perché in grado di garantire tempi più rapidi per ottenere una prestazione. Bassa invece la percezione circa una superiorità nella competenza del personale privato rispetto a quello pubblico (6%). I fiorentini riconoscono dunque caratteristiche positive e peculiari sia all’offerta pubblica che privata; non stupisce quindi scoprire – alla fine – come non si registri una preferenza netta tra le strutture.

Se il 40% degli intervistati, infatti, crede che a offrire il servizio di maggiore qualità siano le strutture specializzate, il 39% indica i grandi ospedali pubblici e il 21% le strutture esclusivamente private. Fiammetta Fabris, Direttore Generale UniSalute afferma: “Sanità pubblica e privata non devono essere viste in contrapposizione: l’offerta di prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale resta il perno fondamentale del nostro sistema sanitario, a cui si affianca quella privata che, anche alla luce dei mutamenti sociali ed economici che il Paese sta vivendo in questi anni, deve essere sempre più vista come supporto ed integrazione e il cui accesso dovrebbe essere supportato e facilitato per permettere a tutti cittadini di poter usufruire della più ampia offerta di prestazioni mediche a costi contenuti”.