Educazione alla sessualità a scuola: incontro a Firenze
La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, parlando oggi di educazione alla sessualità a scuola, ospite della festa del suo partito, ha affermato che “educare i figli su materie così delicate è compito dei genitori” e che “lo Stato che pretende di sostituirsi ha dimenticato i suoi limiti” concludendo che “I figli non sono dello Stato, o dell'ideologia, ma delle mamme e dei papà".
Singolare coincidenza, nel pomeriggio di oggi ha avuto luogo a Firenze un dibattito sullo stesso tema, la sessualità e la persistente sessuofobia in Italia. A organizzarlo la Federazione giovanile socialista che al Circolo XXV aprile invitando a dibattere sotto il titolo "Perché il sesso non dovrebbe essere un tabù" l'Assessora all'educazione del Comune di Firenze, Benedetta Albanese e Francesco Merlo di +Europa, mentre la vicepresidente della Giunta regionale toscana, Mia Diop, si è collegata online da Livorno. A moderare il dialogo Matteo Mugnaini, segretario della Fgs Toscana.
"Su questi temi non si può fare propaganda politica, né cultura con un'irrazionalità che cambia le carte in tavola: lo Stato ha il dovere di tutelare i bambini dalle inadempienze dei genitori. E uno Stato che non insegna una sana sessualità a scuola non tutela i bambini nel loro diritto a diventare adulti educati e con una buona relazione con il proprio corpo" ha affermato Mia Diop.
"Per l'educazione alla sessualità non ci sono più fondi statali, così gli enti locali sono costretti a ingegnarsi pur di trovare risorse per insegnarla. Cosa che crea disparità tra enti grandi e piccole realtà locali e dunque un divario di accesso per gli studenti" ha spiegato l'Assessora Albanese.
"I recenti interventi della maggioranza hanno ridefinito la materia Educazione sessuale come un tema da trattare a scuola solo con il permesso di tutti i genitori del gruppo classe. Come se questi ultimi fossero i padroni dei bambini, piuttosto che come un argomento naturale, la cui conoscenza è necessaria per sviluppare appieno tutti gli aspetti della vita degli individui" ha affermato Francesco Merlo, di professione insegnante.
"La sessuofobia finisce per considerare il sesso come qualcosa di estraneo all’individuo, qualcosa al di fuori della vita personale" è intervenuta la psicologa Claudia Corti, esperta di sessuologia clinica per l'associazione Lilith.