Sciopero al Tirreno: irricevibili le proposte dell'Azienda
Il CdR, con l’Associazione Stampa Toscana, dopo oltre due ore di confronto con l’azienda rappresentata direttamente dal presidente del Gruppo Sae Alberto Leonardis, dal direttore generale Vito Nobile e dal direttore del personale Antonio Crudo, ha preso atto che non vi sono spazi per la revoca dello sciopero del 5 luglio, proclamato al termine dell’assemblea dei redattori del 4 luglio.
La proposta di revoca dello sciopero avanzata dall’azienda prevedeva infatti, a fronte del ritiro della chiusura della sede di Viareggio, di ricorrere a nuovi aggravi sulla percentuale di Cig o altre voci, a carico dei giornalisti, per compensare in modo strutturale il costo della permanenza della sede.
La delegazione sindacale ha mostrato ampia disponibilità al dialogo e al confronto, tentando in tutti i modi di trovare una soluzione positiva. Dall’azienda non è stata inoltre illustrata alcuna soluzione per chiarire le modalità di lavoro per i colleghi di Viareggio interessati dalla chiusura. La proposta dell’azienda è stata ritenuta pertanto irricevibile e su quella si è concluso il confronto.
“Esprimo la mia piena solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti de Il Tirreno colpiti dalla decisione di chiudere la redazione di Viareggio, una sede storica e simbolica per il tessuto informativo della Toscana.
La salvaguardia dell’informazione locale, della professionalità giornalistica e del pluralismo è un interesse collettivo, che va oltre ogni logica di bilancio. Auspico che il Gruppo Sae sospenda lo sgombero e si renda disponibile a un confronto costruttivo, che tenga conto della dignità del lavoro e del ruolo fondamentale dell’informazione nei territori” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.