San Salvi: più rispetto per le esigenze sociali e pubbliche

Redazione Nove da Firenze

Firenze– Nella seduta odierna del Consiglio Regionale, mercoledì 2 ottobre 2013, si è dibattuto del futuro dell’area del Parco di San Salvi a Firenze con le risposte della Giunta ai quesiti posti dai Consiglieri Romanelli, Lastri, Naldoni e Sgherri. “Si prevede la modifica di destinazione urbanistica di 5 edifici della Asl 10 di Firenze, destinati all’alienazione per finanziare il piano di investimenti aziendale, trasformandoli in ‘Ambito 2C-residenza privata”. L’assessore alla Sanità Luigi Marroni risponde in Aula all’interrogazione della capogruppo FdS-Verdi Monica Sgherri sulle azioni e l’orientamento a tutela dell’area e del parco di San Salvi. Sgherri si è detta “insoddisfatta” ed “esterefatta” dalla risposta dell’assessore.

“Gli uffici sottacciono, manca l’informazione – ha detto la capogruppo – Dal progetto iniziale, San Salvi ha subito una trasformazione profonda. Nel 2007 da due palazzine si è passati ad 8 mila metri quadrati di edilizia privata e adesso cosa sta avvenendo rispetto ad un’ulteriore trasformazione di 22 mila metri quadrati? Su questo non c’è risposta. Il soggetto pubblico – ha aggiunto Sgherri – dovrebbe avere a cuore la miglior vendita, ma nel rispetto delle esigenze sociali e pubbliche”. “Con l’accordo di programma del 2007 – ha detto l’assessore – sottoscritto dalla Regione Toscana e dagli enti proprietari dei vari immobili nell’area di San Salvi (Provincia, Comune e Asl di Firenze) e con l’accordo di pianificazione si dettano gli indirizzi per il recupero e lo sviluppo dell’area interessata, ridisegnando l’assetto urbanistico del complesso e le destinazioni d’uso attuali”.

Sull’attuazione della prevista stazione di San Salvi in applicazione del piano ferroviario regionale, Marroni ha risposto: “È stato ritenuto necessario un ripensamento su alcune opere infrastrutturali connesse al sottoattraversamento ferroviario e alla nuova stazione Av, a favore di altri interventi che possono risultare più efficaci per la mobilità, puntando a privilegiare il ruolo centrale di Santa Maria Novella per il servizio ferroviario regionale e metropolitano”. “Dalla Regione non arriva nessuna nuova notizia – dichiarano i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà in Regione, Comune di Firenze e Quartiere 2, rispettivamente Mauro Romanelli, Tommaso Grassi, Duccio Braccaloni - e restano sul campo quindi tutte le preoccupazioni sul futuro dell’area”.

“Le interrogazioni presentate in aula chiedevano di dire con chiarezza quali siano i reali progetti sull’area di Regione e ASL Firenze, proprietaria della maggior parte degli edifici, ma l’Assessore Marroni si è limitato a dire che a oggi non è stato presentato nessun nuovo piano e che quindi restano valide solo le previsioni del PUE di Firenze (piano urbanistico esecutivo), approvato nel 2007, lasciando appunto a Comune e ASL le prerogative per eventuali nuove proposte”. “Anche sulla prevista Stazione ferroviaria di San Salvi è stato confermato il sostanziale abbandono del progetto in seguito ai nuovi accordi tra Regione, Provincia, Comune e RFI, fortemente voluti dal Sindaco Renzi, che ha preferito avere cash 84 milioni da Moretti, per rivenderli mediaticamente, cancellando tutto il programma di stazioni ferroviarie metropolitane di superficie”.

“Speravamo – affermano gli esponenti di SEL – che la Regione oggi sancisse in modo definitivo la volontà di intervenire per preservare il più possibile l'uso pubblico di uno dei più importanti polmoni verdi del capoluogo toscano”.