Storia della manifattura Ginori e del marchese della Porcellana

Redazione Nove da Firenze

Dopo il successo dello scorso anno sarà riproposto all’interno degli spazi della biblioteca Ragionieri, ospitata nella Villa di Doccia di Sesto Fiorentino, lo spettacolo a cura di Tedavi ’98 in collaborazione con l’Istituzione Sestoidee e la biblioteca Ragionieri "Quando non avevamo niente e poi arrivò il signore della Porcellana". Le nuove repliche della visita spettacolo all’interno dei locali, durante il quale saranno raccontate la nascita, lo sviluppo e le vicende della Richard Ginori fino ai giorni nostri, si terranno dal dal 5 al 7 aprile e dal 12 al 14 aprile alle ore 21.

"In un momento di terribile incertezza sul futuro della fabbrica – ha spiegato il consigliere delegato alla cultura dell’Istituzione Sestoidee Massimo Rollino-,riproponiamo lo spettacolo che lo scorso anno ha avuto veramente un gran successo e che unisce l'accezione culturale dell'evento a quella della solidarietà all'azienda che più rappresenta il nostro territorio. La Ginori non è soltanto una semplice azienda – ha proseguito Rollino- ma il volano dello sviluppo economico, sociale e culturale di Sesto Fiorentino e lo spettacolo di Tedavi’98, che è stato richiesto dagli stessi lavoratori, racconta anche questo". Sono stati infatti gli stessi lavoratori a chiedere alla produzione di replicare lo spettacolo.

“Mi ha molto colpito il messaggio di un decoratore della manifattura, attualmente in cassa integrazione – ha aggiunto Lorenzo Ridi, ideatore del progetto artistico e responsabile di Tedavi’98 -che esprimeva il desiderio che lo spettacolo venisse messo di nuovo in scena per sottolineare ancora una volta l’importanza di questa azienda per Sesto e i suoi abitanti. Ne abbiamo parlato con Sestoidee e la biblioteca Ragionieri e con grande entusiasmo hanno deciso di collaborare anche quest’anno mettendo a disposizione la biblioteca e patrocinando l’evento”. Il testo e l’interpretazione dello spettacolo sono di Silvia Frasson la “narratrice immaginifica”, così come è conosciuta a Firenze per i suoi monologhi dalle forti immagini evocative.

“Quando non avevamo niente e poi arrivò il signore della Porcellana – ha evidenziato Silvia Frasson -, inizia proprio dalle opportunità di lavoro e cambiamento di vita che 300 anni fa la fabbrica rappresentò per molte famiglie contadine della zona. Ripercorre le vicende del marchese Ginori, dell’evoluzione dell’impresa negli anni d’oro e durante il fascismo e la guerra, ma ho deciso di modificare il testo proprio per tenere conto delle attuali vicende di cronaca. È per questo che in questi giorni ho incontrato molti lavoratori ancora in attesa per le sorti dell’azienda”. Ma non finisce qui: ogni sera i lavoratori della fabbrica saranno presenti per dare dimostrazione di esempi di decorazioni con le tecniche rimaste uguali dai tempi del marchese Ginori.

Verità storica e finzione teatrale si intrecciano in una narrazione che alterna momenti struggenti e ironici per un evento che è non solo intrattenimento, ma anche un momento di recupero della memoria di luoghi che hanno segnato la storia del nostro territorio. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 328.9378077 (biglietto unico 10 euro).