Grillo contro Renzi, il duello a colpi di video, blog e bacheche

Redazione Nove da Firenze

Mancano meno di 20 giorni alle elezioni per le Primarie di centrosinistra e mentre il sistema politico italiano è in subbuglio continuo; tra scandali, inchieste, passi indietro, di lato, sentenze e addii che durano un giorno, ripensamenti, elezioni in Sicilia, partiti che prima si dicono morti, ma che prima della fine espellono i dissidenti; il duello Renzi-Bersani sembra aver trovato una, seppur 'armata', tregua. Ieri Pier Luigi Bersani ha annunciato che non si ricandiderà a segretario del Pd e per qualche ora, complice l'errore poi rettificato dall'Ansa, la mai pronunciata frase dello stesso Bersani: "Se divento Premier, faccio Renzi Ministro", gli italiani si sono anche ricordati che i due fanno parte dello stesso partito.

Ad attaccare sempre più duramente Renzi invece è Beppe Grillo; soprattutto dopo lo 'sbarco' in Sicilia del rottamatore, terra in cui Grillo ha riportato un successo inatteso quanto indiscusso. "Firenze affonda nei debiti'' scrive Grillo e anche "da quando è in campagna elettorale non è mai stato presente in Consiglio Comunale". Renzi affida la replica al suo staff che prepara un video di risposta con l'elenco delle cose fatte in città e lo fa girare in rete. Ed è la rete infatti il loro terreno di scontro, l'arena su cui entrambi si fronteggiano a colpi di tweet, post e programmi on- line che chiedono e richiedono visitatori, lettori, condivisioni; consenso.

La chiamano la 'nuova frontiera della democrazia'. E a video Grillo risponde con video, le immagini risalgono al 2009 e ritraggono un Matteo Renzi con qualche anno in meno e qualche chilo in più. Erano i tempi della sua campagna elettorale a sindaco quando criticava chi non portava a termine il proprio mandato: "A me piacerebbe che quando qualcuno si candida fosse in grado di non lasciare a mezzo il lavoro". "Matteo Renzi, 2009. 3 anni dopo si candida, da sindaco di Firenze, alle primarie del pdmenoelle per il candidato Premier.

Un uomo di parola" commenta Grillo sul suo Blog . Ma se Grillo vieta ai suoi attivisti la partecipazione ai talk show televisivi: "E' fortemente sconsigliata (in futuro sarà vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti RAI, delle reti Mediaset e de La7", Renzi non li disdegna e proprio sul La7 ieri all' Infedele difende la Federica Salsi, l'esponente del Movimento 5 Stelle rea di aver partecipato a Ballarò e immediatamente redarguita da Grillo e abbandonata dai suoi.

"Maschilista e volgare" definisce Renzi il riferimento del comico genovese al punto G, "qual è l'idea di Grillo sulla politica del lavoro o sull'economia?" chiede il sindaco di Firenze a cui spesso è stato imputato di non avere un programma. "Vogliamo fare Presidente del Consiglio uno che dice che l'Aids non esiste o che la mafia non uccide nessuno? Per quanto riguardo l'abolizione dei vitalizi e del numero dei parlamentari io dico che se il Pd avesse il coraggio di fare propri queste richieste Grillo si sgonfierebbe in un attimo".

Il duello si fa serrato e forse non a caso: entrambi infatti pescano dall'elettorato dell'uno e dell'altro schieramento, ed entrambi ambiscono a vincere convincendo il maggiore dei partiti, gli 'astensionisti'. Che alla fine la vera partita non sia tra centrodestra e centrosinistra, tra Primarie dell'una o dell'altra parte ma tra i due diversi modi di fare 'eresia'? FiDAmi