Gli architetti chiedono un chiaro progetto di città del futuro

Redazione Nove da Firenze

“E' vitale che a Firenze si sblocchi l'attività edilizia”. E' l'invito lanciato dall'Ordine degli architetti di Firenze, che insieme a tutti gli altri Ordini professionali ha consegnato al Comune un documento collegiale con le considerazioni sugli indirizzi del nuovo Piano Strutturale. Stamattina la Consulta interprofessionale provinciale, che riunisce tutti gli Ordini, ha illustrato i suoi contributi alla formazione del Ps durante una conferenza stampa ospitata nella sede degli architetti fiorentini. La prima preoccupazione dell'Ordine degli architetti, riportata anche nel documento della Consulta, è la pesante limitazione all'attività costruttiva dovuta alle cosiddette norme di salvaguardia (cioè al regime sanzionatorio regionale per edilizia e pianificazione, scattato a seguito della mancata approvazione del Piano strutturale).

“Ci sono molti progetti che sono in linea con gli attuali strumenti urbanistici e sono già stati anche approvati – dice il presidente dell'Ordine degli architetti, Antonio Bugatti – ma non possono e non potranno partire fino all'entrata in vigore del futuro Regolamento urbanistico, ultima tappa del processo di pianificazione della città. Bisogna trovare una soluzione per accelerare i tempi di sblocco di questi progetti. Invitiamo le amministrazioni comunale e regionale a confrontrarsi tra loro per porre rimedio a questa situazione ”.

Riguardo alla formazione del Piano Strutturale, continua Bugatti, “apprezziamo la volontà del Comune di coinvolgere i cittadini nella discussione e siamo in attesa dei risultati di questa consultazione”. “Ciò che possiamo dire, come Ordine professionale che ha attivato anche un Osservatorio dell'urbanistica, è che ci sembra non ancora chiaro il progetto di città che ispira le linee di indirizzo del Ps. Più che il disegno della Firenze del futuro – spiega il presidente degli architetti – ci sembra un elenco di questioni aperte e possibili soluzioni ma slegate tra loro.

Sfuggono inoltre le priorità degli interventi, sia sul breve periodo che a lungo termine, e un quadro economico-finanziario di orientamento”. L'Ordine degli architetti considera comunque positivamente la volontà di questa amministrazione comunale di far ripartire la programmazione urbanistica della città, bloccata da venti anni di nondecisioni. “Non si può pensare di affrontare i problemi di Firenze – conclude Bugatti – risolvendoli tutti nei suoi confini comunali. Ciò che serve è un “piano direttore” metropolitano che coinvolga tutti i Comuni dell'area fiorentina.

Oggi questo obbiettivo sembra lontano, ma già da oggi si può iniziare a tracciare la strada per arrivarci”.