Moni Ovadia ai Rozzi con ''Senza Confini ebrei e zingari''

Redazione Nove da Firenze

Uno spettacolo per dire “no” al razzismo e ricordare l’importanza di valori come la libertà, l’uguaglianza, il rispetto reciproco e la democrazia, conquistati 65 anni fa con la lotta di Liberazione. Sarà questo lo spirito di “Senza confini ebrei e zingari”, l’appuntamento teatrale che domenica 25 aprile alle ore 19:30 vedrà protagonista Moni Ovadia sul palcoscenico del Teatro Comunale dei Rozzi, in piazza Indipendenza, a Siena.

Lo spettacolo, con ingresso libero, chiuderà le celebrazioni promosse dalla Provincia di Siena, come ogni anno, insieme al Comitato fra le forze democratiche per celebrare l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’edizione 2010 delle celebrazioni va sotto il titolo di “Resistenza, cuore della democrazia”, frutto del concorso “LiberiAmo il 25 Aprile” promosso dal Comitato per coinvolgere maggiormente i giovani. Da molti anni Moni Ovadia, artista bulgaro nato da una famiglia ebraica e cresciuto a Milano, porta la cultura ebraica est-europea all’attenzione del pubblico italiano ed è conosciuto per il suo impegno sociale per la pace e contro ogni discriminazione.

Il suo spettacolo, “Senza confini ebrei e zingari”, è un recital di canti e musiche che raccontano storie di rom, sinti ed ebrei, genti in esilio che ne hanno saputo trarre forza. Il messaggio che Moni Ovadia lancia dal palcoscenico, attraverso la musica e il teatro, è che occorre un impegno comune per evitare che beni preziosi come la libertà e la dignità di ogni singolo essere umano e di ogni popolo possano essere “negoziati”.