''Ruat'' di Daniele Venturi

Redazione Nove da Firenze

Daniele Venturi è un personaggio eclettico: oltre ad essere conosciuto a Firenze per la sua attività di produzione artigianale della birra (la birreria “Il Bovaro” è la sua principale attività professionale), è anche un valido fisarmonicista classico e nel tempo libero ama dilettarsi con la scrittura. "Ruat" è la sua prima fatica editoriale e si tratta di un lavoro assai personale ed intricato, che ha come punto di riferimento il pensiero sincronicistico, a cui Carl Gustav Jung dedicò gran parte della sua esistenza. Il volume si concentra sugli eventi temporali del presente, che si legano con assenza di causa ad altri di ordine temporale passato, e può essere suddiviso in due parti.

Nella prima vengono esposti gli elementi fondamentali che lo scrittore ritiene strettamente interconnessi e preordinati tra loro, seppur apparentemente avulsi in ottica temporale, mentre nella seconda prova a “tirare le fila” dell’intero processo, tentando di avvicinarsi maggiormente al lettore attraverso episodi raccontati, parallelismi espressi da numeri, simboli e figure geometriche. "Ruat" trae spunto dal pensiero di Jung, che qui viene riletto in modo assai personale, per poi affrontare in modo piuttosto generico ed ostico alcuni concetti irrazionali legati al pensiero mistico ed esoterico, che secondo l’autore da sempre accompagnano l’uomo nel viaggio della sua esistenza.

M.L.