I pendolari del Valdarno preoccupati per l'aumento dei treni sulla Direttissima

Redazione Nove da Firenze

Nuovi guai per i pendolari sono previsti dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. "Non bastano i ritardi e i disagi dovuti ai Frecciarossa per le cosiddette 'interferenze' sulla linea Direttissima - afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari - adesso sono annunciati altri nuovi treni sulla linea lenta del Valdarno: i treni della terra di scavo del sottoattraversamento della Tav di Firenze e i test di 'Italo', il nuovo treno superveloce di Montezemolo e Della Valle".

Nel primo caso si tratterebbe di almeno 10 coppie quotidiane di treni speciali, che fra non molto inizieranno a trasportare i 3 milioni di terra di scavo del tunnel e della stazione Tav di Firenze fino a San Giovanni Valdarno, per il loro smaltimento a Santa Barbara. "Non esiste ancora un piano dei passaggi di questi treni - afferma Da Re - ed è reale il rischio di futuri intasamenti nelle ore di punta sulla linea lenta, da Pontassieve a Figline fino a San Giovanni, con la presenza contemporanea dei treni dei pendolari e dei treni con la terra del tunnel di Firenze". Caso molto diverso è la possibile presenza sulla linea ferroviaria del Valdarno del prototipo 'Italo' di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), la società di Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, che dal prossimo anno sarà in concorrenza con Trenitalia per l'Alta Velocità.

"Nei giorni scorsi è stato annunciato da Ntv che il prototipo della 'FrecciaViola' - così l'ha soprannominata Da Re - sta per fare i test di prova prima sulla linea lenta Roma–Firenze e poi sulla direttissima, fino al mese di luglio. Esiste perciò il rischio di vederci sfrecciare davanti agli occhi il supertreno di Della Valle a 335 chilometri orari? E questa velocità è compatibile - conclude Da Re - con il traffico ferroviario attuale sulla linea lenta del Valdarno, ma anche sulla direttissima?"