Azione: ieri sera il convegno sulla sicurezza
Si è tenuto ieri martedì 23 settembre a Firenze il convegno organizzato da “Azione” di Carlo Calenda sulla legalità e sicurezza. Erano presenti l’onorevole Sonia Alfano, responsabile nazionale Dipartimento Legalità di Azione (già presidente della commissione antimafia del parlamento europeo), Salvatore Calleri , presidente fondazione “Antonino Caponnetto”, Graziano Lori, sociologo della devianza, Costantino Fiori, segretario generale regionale della Toscana dell’associazione sindacale carabinieri e Franco Pescali, coordinatore tavolo sicurezza Firenze di Azione. Ha moderato gli interventi Salvatore Gurrieri, segretario metropolitano di Azione.
Il tema è molto sentito, di solito la sicurezza è una delle preoccupazioni principali dei cittadini insieme alla sanità. I relatori hanno analizzato la situazione nazionale e locale e proposto alcune misure per garantire due beni pubblici fondamentali in una comunità, legalità e sicurezza. Il dibattito ha preso spunto dalle difficoltà oggettive in cui versano le forze dell’ordine e una criminalità sempre più insidiosa, che utilizza social e strumenti sofisticati. Il disagio delle forze dell’ordine è effettivamente un problema allarmante: la prima causa di morte degli operatori di polizia è il suicidio, accompagnato da un alto tasso di divorzi.
Le non allettanti condizioni retributive e le difficoltà operative in cui si trovano i tutori dell’ordine rendono fosco il quadro di una professione importantissima che nessuno vuole più fare. I relatori hanno sottolineato che non si possono tenere distinte la dimensione nazionale e la dimensione locale dell’ordine pubblico, sono interconnesse e richiedono più strumenti, di tipo legislativo e organizzativo.
Salvatore Calleri, analista della fondazione “Caponnetto” e profondo conoscitore della situazione della criminalità a Firenze, ha proposto di intervenire sulla normativa nazionale, in particolare sulle norme svuota-carceri della legge “Cartabia” e una efficace azione nelle zone più sensibili attraverso forze di intervento rapido. A Firenze si contano circa 110/120 episodi criminosi su strada (numero piuttosto preoccupante), l’approccio deve essere necessariamente di tipo anche sociale e di maggiore integrazione tra le diverse forze di polizia, nazionali e locali). L’approccio sociale e comunitario nei confronti della criminalità è stato evidenziato anche dal sociologo Graziano Lori: di fronte a una criminalità sempre più “sofisticata” occorrono risposte “sofisticate”, di intelligence, che richiedono più operatori professionalmente preparati e una organizzazione di lavoro specializzata.