AI: il riflettore acceso sul tema da Nove da Firenze

Redazione Nove da Firenze

Caro direttore,

grazie di aver acceso una luce su questo tema.

C'è un pericolo "cinese"? Sarebbe meglio dire che ci sono pericoli che vengono da ogni parte del mondo dove ci sono concentrazioni eccessive di potere tecnologico nelle mani di pochissimi.

Nella mia ormai lunga vita lavorativa, ho avuto anche la fortuna di essere impegnato per anni come tecnico per lo sviluppo di internet e del web.

Come intellettuale e come attivista non ho mai perso di vista l'importanza di mantenere il web il più aperto e trasparente possibile, come era nelle intenzioni dei creatori del linguaggio per gli ipertesti e del web.

Da tempo però siamo coscienti che i pericoli non vengono più da alcuni milioni di hacker solitari, che gli amministratori di rete combattono da decenni. Ci sono piuttosto sempre più centrali operative che concentrano dati. Forse molte sono realtà private che cercano (solo?) profitto. Altre, però, sono centrali di autorità politiche che sono interessate al potere, compreso il potere di bombardare le nostre menti eccessivamente connesse.

Sono convinto della necessità di azioni positive a lungo termine:

Nessuno di noi ha la soluzione in tasca, ma una visione chiara del futuro è necessaria e va portata nelle istituzioni.Noi facciamo la nostra parte, come civici appassionati di autonomie personali, sociali, territoriali, raccolti nella rete OraToscana (collegata con la rete italiana Autonomie e Ambiente e con la rete europea European Free Alliance).

La nostra democrazia scricchiola e la nostra voce si sente poco, ma non ci lasceremo facilmente zittire.