Il Pdl chiede di rilanciare il Piano territoriale di coordinamento provinciale

Redazione Nove da Firenze

“Sulle indagini che stanno portando avanti la magistratura sugli scandali urbanistici che hanno investito Firenze e gli altri Comuni della Provincia non vogliamo intervenire ma chiediamo che le questioni urbanistiche devono tornare ad essere affrontate dalla politica e dalle assemblee elettive”. I consiglieri Nicola Nascosti e Guido Sensi del gruppo del Popolo della Libertà hanno presentato una mozione in Consiglio provinciale dove chiedono di rilanciare il PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) che risale al 1998 e che è ancora in fase di revisione.

“Non si può continuare ad avere uno strumento – proseguono Sensi e Nascosti – che viene continuamente modificato da decisioni di singoli Comuni. Sono state fatte almeno 60 invarianti negli ultimi anni. Siamo stanchi di questa urbanistica concertata e di modifiche al PTCP fatte con semplici accordi di programma. Chiediamo uno strumento serio frutto di un confronto per definire in via preventiva i fabbisogni urbanistici derivanti dalle esigenze del territorio. Spetta prima ai Comuni parlare con i privati per capire cosa si può o si deve fare sul territorio”.

La mozione chiede di introdurre, all’interno dell’avviato iter di revisione del PTCP, sistemi di controllo ulteriori e maggiormente stringenti, che consentano maggiore trasparenza degli atti amministrativi inerenti la programmazione territoriale, attraverso l’utilizzo di norme espressamente prescrittive; di garantire la valenza delle invarianti, stabilendo una procedura che superi il semplice accordo di programma tra Comune, provincia e Regione che ad oggi consente il superamento della suddetta previsione urbanistica di invarianza e l’istituzione di un Osservatorio sul carico urbanistico del territorio e sulla trasparenza della programmazione dello sviluppo territoriale, alfine di monitorare costantemente lo sviluppo urbanistico e il livello della trasparenza assicurata dalle istituzioni locali ai cittadini.