E' tempo di funghi. Ma sempre meglio stare attenti a cosa si mangia

Redazione Nove da Firenze

Con l'arrivo dell'autunno migliaia di italiani vanno a caccia di funghi e inevitabilmente qualche centinaio si intossica. Nella maggioranza dei casi si hanno effetti a carico dell'apparato gastroenterico (nausea, vomito, crampi addominali, diarree), in percentuale minore si evidenzia una grave sindrome da insufficienza epato-renale, potenzialmente mortale, determinata da funghi contenenti sostanze letali come le amatossine. I funghi hanno scarso potere nutritivo e... costano molto. Così come per il tartufo, i funghi dovrebbero essere usati come condimento che serve ad insaporire il piatto principale.

Meglio cotti perché più digeribili. Ricordiamo che le cassette o gli involucri che contengono i funghi devono riportare una etichetta che attesti l'avvenuto controllo da parte degli Ispettori micologici delle Asl e che, contrariamente a quanto si pensa, l'essiccazione non elimina le tossine velenose così come la cottura non degrada tutti i veleni. Da sfatare alcune leggende metropolitane: i funghi sono commestibili se li mangia, senza effetti, il gatto, o che un pezzo di argento diventa scuro se messo nella padella con funghi tossici, ecc..

Il Medio Evo è passato da tempo ma certe credenze resistono nei secoli. Primo Mastrantoni, segretario Aduc