Acqua, Gaia Spa: in bolletta il costo di interventi mai fatti

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE– Il Difensore civico della Regione Toscana Giorgio Morales, in una dettagliata lettera inviata all’assessore regionale alle Risorse idriche Marco Betti, al presidente della commissione Ambiente e territorio del Consiglio regionale Erasmo D’Angelis, e per conoscenza al presidente dell’Ato1 Toscana Nord Carla Guidi, al sindaco del Comune di Forte dei Marmi Umberto Buratti e alla società Gaia, chiede un “celere e fattivo intervento” su una problematica che “vede coinvolto oltre il 90 per cento delle utenze attive nel Comune di Forte dei Marmi”.
“Gli utenti del Comune versiliese – si legge nella lettera - pagano l’acqua non sulla base di un consumo effettivo ma su un impegno quantitativo (mc 0,50 pari a 500 litri) garantito e pagato a prescindere dall’uso della risorsa e basato su un sistema di misurazione definito a lente tarata”.

“Contravvenendo allo spirito di tutta la legislazione che tende ad un uso intelligente e di risparmio della risorsa idrica – continua la nota – il sistema comporta un aggravio di spese notevole. L’utente è infatti costretto a pagare per un quantitativo di acqua che può anche non consumare e che anzi può decidere di sprecare considerato che anche in mancanza di un consumo effettivo, il costo rimane invariato”. Il sistema che regola il costo dell’acqua di Forte era previsto nel Regolamento del servizio idrico integrato come “temporaneo ed eccezionale”.

Dal combinato disposto degli articoli 25, 26, 29 e successivi, si capisce che l’acqua (art. 29) viene fornita attraverso il contatore e che i sistemi di misurazione a lente tarata (art.25) rappresentano l’eccezione e devono essere temporanei (art.26) proprio nell’attesa di alimentare tutte le utenze con il sistema a contatore. A sottolineare la temporaneità della mancanza di contatori, anche l’ultimo comma dell’art.116: per le utenze sprovviste di contatore al 31 dicembre 2004 il gestore provvederà all’installazione nel più breve tempo possibile.

“Dallo scambio epistolare avuto con l’Autorità di ambito territoriale n.1 e a seguito di un incontro avuto lo scorso 6 novembre con il presidente Guidi, rappresentanti di Gaia e del comitato di cittadini e il sindaco del Comune – continua Morales – è emerso che già il Pot (Piano ottimale territoriale) 2005-2007 aveva previsto lo stanziamento di un milione e 100mila Euro per cominciare ad attuare progressivamente la trasformazione. L’intervento non è mai partito per la difficoltà del gestore di reperire finanziamenti eppure la cifra stanziata è stata comunque considerata nella tariffa del triennio e quindi già richiesta e pagata dagli utenti”.
Oltre a questo ed in un quadro di difficoltà economica e di reperimento di fondi da parte di Gaia, anche nel Pot 2008-2010 si prevede un nuovo stanziamento (2.475.000 di Euro ndr) per la trasformazione dei contatori di circa tremila delle oltre settemila utenze sprovviste.

“Come per il triennio precedente – continua la lettera – esiste il rischio concreto che la cifra stabilita non venga utilizzata per lo scopo preposto ma comunque ricompresa sulle tariffe 2008-2010”. (f.cio)