Vendemmia 2008: alte le aspettative in Chianti Rufina, con la tutela per l’omonima Docg toscana

Redazione Nove da Firenze

Gli auspici sono più che positivi per la vendemmia 2008 nella zona della Rufina: le previsioni lasciano supporre a dei risultati addirittura superiori al 2007.
Lo afferma Giovanni Busi, Presidente del Consorzio: “Dopo un inverno non troppo freddo, si è passati ad una primavera piovosa che ha determinato una fioritura lunga e problematica, tanto che durante la fase di allegagione, ci siamo ritrovati con un evidente problema di colatura (si tratta del fenomeno dei fiori che non allegano e non danno il frutto), la quale però ha portato ad avere grappoli più spargoli e quindi una qualità superiore.

Le uve sono perfettamente sane, il clima è ottimale in quest’ultima fase di maturazione, con giornate calde e notti molto fresche, fattore importantissimo per i profumi e gli aromi, tipica caratteristica del Chianti Rufina. A meno che non accadano eventi imprevedibili a settembre, la raccolta delle uve si presenta con delle interessanti e favorevoli potenzialità.
C’è quindi da attendere ancora un po’: infatti, per raggiungere la maturazione completa, saranno decisive le prossime settimane prima della raccolta.
E’ notizia ufficiale e di recente approvazione: il Consorzio Chianti Rufina ha ottenuto l’incarico da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a svolgere funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla sottozona del vino DOCG “Chianti Rufina”, nonché di proposta e di consultazione nei confronti della Pubblica Amministrazione, ai sensi della legge del 10 febbraio 1992, articoli 19, 20 e 21, concernenti disposizioni sui Consorzi volontari di tutela.
La richiesta, presentata lo scorso luglio, ha seguito il suo iter tradizionale e dopo alcune modifiche allo statuto, la comunicazione e l’approvazione a procedere con la tutela e la promozione della zona in questione.
Dichiara Giovanni Busi, Presidente: “Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato: ciò rappresenta un'ottima occasione per diffondere sempre più la conoscenza di un piccolo ma rappresentativo territorio come il nostro in un’area come quella toscana.

Ci è stato affidato un incarico di estrema autorevolezza: sarà nostra cura, attraverso la presentazione di progetti di promozione e valorizzazione di quest’area, divulgare la peculiare realtà del Chianti Rufina. Si tratta di circa 12.500 ettari che coinvolgono parte dei Comuni di Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve e Rufina: è la più piccola di tutto il Chianti, ma rappresenta anche una delle più vocate e antiche, delimitata con DM del 31 luglio 1932, riconosciuta Doc con il DPR del 9 agosto 1967 e consacrata Docg con il DPR del 2 luglio 1984”, conclude Busi.
In più, a Rufina, si è da poco concluso un progetto sulla zonazione, studio della durata di circa 4 anni, che sta già iniziando a fornire ai produttori elementi di estrema importanza al fine di conoscere e valorizzare al massimo l’originalità e la naturalità di questo prodotto e della sua terra.
E’ dunque auspicabile che, grazie ai neo incarichi consortili, ad un’attenta interpretazione del fare vino in quest’area, ad un maggior attenzione da parte di stampa e mercato verso questa realtà, il Consorzio Chianti Rufina possa esprimere il proprio territorio attraverso un buon bicchiere di Chianti Rufina, il più altro tra tutti i Chianti.