Fusione CariFirenze San Paolo: le posizioni delle varie forze politiche

Redazione Nove da Firenze

«Ho ascoltato con perplessità le parole del sindaco, intervenuto in consiglio comunale per rispondere alla mia domanda di attualità relativa sulla fusione CariFirenze-gruppo Intesa San Paolo». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Marco Stella. «Ancora una volta - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - il sindaco si è dimostrato molto distratto rispetto alle vicende della città. La Cassa di Risparmio di Firenze è una delle nostra prime realtà, è mai possibile che Domenici non prenda posizione su una vicenda così importante? La politica ha il dovere di dibattere sulle questioni fondamentali che riguardano il futuro della città e di molti lavoratori, per questo mi auguro che al più presto si possa dibattere in consiglio e in commissione sul futuro della CariFirenze, attraverso un dibattito sereno, che garantisca sviluppo di questo importante istituto di credito, a tutela dei lavoratori e del territorio.

E' inoltre irrispettoso l'abbandono del consiglio da parte del sindaco - ha concluso Stella - nei confronti di tutta l'assemblea. C'è poco da meravigliarsi: Domenici sindaco è venuto in consiglio comunale nel 2006 soltanto 23 volte su 40 sedute». "Mantenere e tutelare nel modo più ampio possibile il ruolo e l'autonomia della città; vedere pienamente riconosciuta la funzione delle realtà del territorio - e dunque della Cassa di Risparmio di Firenze; garantire in pieno i livelli occupazionali".

Sono questi i punti fondamentali sottolineati a sua volta dal sindaco Leonardo Domenici, chiamato oggi ad esprimersi in consiglio comunale sulla vicenda della aggregazione fra Banca Cr Firenze e Intesa San Paolo, dopo il via libera all'operazione da parte del comitato di indirizzo dell'Ente Cassa. "Mi si chiede qual è la mia posizione, ma non esiste una 'posizione del sindaco' - ha detto Domenici - bensì il ruolo che il sindaco esercita a tutela e nell'interesse della città, del territorio e delle forze economiche e sociali che ne fanno parte.

Un ruolo che Mario Primicerio, membro designato dal Comune del Comitato di indirizzo, ha sottolineato e ribadito". Il sindaco ha anche aggiunto che "si tratta di una tematica delicata, che riguarda società quotate in borsa e regolata da norme e garanzie: non era opportuno esprimere un parere esplicito ed avviare una discussione in consiglio comunale, che avrebbe potuto condizionare il mercato economico-finanziario". Una mozione che invita il sindaco «ad incontrare rappresentanze dei lavoratori, vertici dell'Ente Cassa e soci in merito all'assorbimento della Cassa di Risparmio di Firenze da parte del gruppo Intesa - San Paolo» è stata presentata d'altro canto dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.

"Prendiamo atto - si legge nel documento, sottoscritto anche dai consiglieri Marco Stella, Massimo Pieri, Gabriele Toccafondi, Jacopo Bianchi, Enrico Bosi, Bianca Maria Giocoli - della decisione dell'Ente Cassa di acconsentire all'assorbimento della sua controllata, la Cassa di Risparmio di Firenze, da parte del gruppo Intesa - San Paolo. Nonché delle dure critiche sollevate in merito a tale operazione dal collegio sindacale e da alcuni autorevoli soci. Da parte loro i dipendenti della banca e le organizzazioni di settore dei lavoratori hanno espresso preoccupazioni sul futuro dell'istituto di credito".

La mozione chiede al sindaco di «incontrare le rappresentanze dei lavoratori, i vertici dell'Ente Cassa e i soci per acquisire elementi utili alla comprensione dell'intera vicenda, che inciderà non poco sull'economia fiorentina; e per verificare il modo in cui poter rassicurare i dipendenti della banca circa il loro futuro lavorativo». (mr)