Al Teatro Puccini mercoledì e giovedì: Sergio Sgrilli in “Dormo quanto un vombato”

Redazione Nove da Firenze

(Firenze, 21 marzo 2005)E’ mai possibile che l’animale Vombato (marsupiale australiano) abbia delle caratteristiche molto simili all’animale Sgrilli (“giuggiolone” maremmano)? Sembra di si: testa particolarmente grande e pesante, coda mancante, goffi ma inoffensivi, a differenza del koala entrambi sono completamente terrestri; entrambi quando non riescono ad evitare lo scontro cercano di mordere le orecchie del rivale. Le uniche grandi differenze fra i due sono: 1)L’animale Vombato non gode della stessa popolarità e successo di Sgrilli (almeno in Italia), anzi, a dire il vero è stato anche a rischio d’estinzione; anche se, riflettendo bene, di Sgrilli ce ne sono davvero pochi in giro.

2)il bipede maremmano, a differenza del marsupiale, non dorme. Quest’ultima caratteristica comporta tutta una serie di disfunzioni: perdita di identità, amnesie, rapporti decisamente precari con i propri simili. Giunto agli anni della maturità, Sgrilli s’interroga su ciò che è diventato e sui risultati raggiunti nella vita. Scavando nel profondo e sbirciando sotto la patina della quotidianità affiorano incongruenze, dubbi e congetture che man mano conducono a una realtà meno perfetta e meno superficiale di come a prima vista potrebbe sembrare, rendendosi improvvisamente conto di essere molto confuso.Ma è realmente reale ciò che vive? O si tratta semplicemente di fantasie da dormiveglia, percezioni illusorie o addirittura simulacri di realtà orditi ad hoc contro di lui? Sgrilli, che in questo percorso introspettivo è riuscito a coinvolgere anche (non si sa come) Renato Sarti, offre un’ora e mezza di battute, canzoni e riflessioni impreviste, disseminando risate grasse e amare e riflessioni lungo questo percorso offerto in voto a questa veglia obbligata, che lo porta a una specie di vigilanza imposta sul reale. Un reale che l’insonnia filtra con ottiche del tutto particolari nelle quali si mischiano e si confondono realtà come la carta di credito oro con l’umiltà delle proprie origini; l’ambizione con la piccola barca a remi sulla quale sogna di portare la sua compagna; l’omologazione con la capacità di indignarsi rispetto a notizie che, purtroppo, non fanno più notizia. Renato Sarti.

Direttore artistico del Teatro della Cooperativa di Milano Attore, regista e drammaturgo rappresentato in Italia e all’estero, ha recitato a Milano, prima al Piccolo Teatro con Giorgio Strehler e quindi al Teatro dell’Elfo in spettacoli con la regia di Gabriele Salvatores, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Come drammaturgo ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti: Premio I.D.I (1987); Premio Vallecorsi (1998); Segnalato (1991) e Premio Produzione Riccione per il Teatro (1995).Uno dei suoi testi, Libero è stato messo in scena da Giorgio Strehler.

Autore e regista dello “scandaloso” Mai Morti interpretato da Bebo Storti di cui molto si è parlato. I settore: € 17,00 II settore: € 15,00 (esclusi diritti di prevendita) Prevendite presso la cassa del Teatro Puccini dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19 e presso tutti i punti del circuito regionale del box office (www.boxol.it). Per informazioni: 055/362067 www.teatropuccini.it info@teatropuccini.itteatro puccini via delle cascine 41 50144 firenze tel.055.362067