La musica è mediterranea

Redazione Nove da Firenze

Ieri al Teatro "Le Laudi" per la terza edizione della rassegna musicale "Suono Italiano" organizzata dal quartiere 2, dal comune di Firenze in collaborazione con Eventi srl: in scena il Nando Citarella Quartet, una costola del gruppo sorto da un progetto più grande "I tamburi del vesuvio" fondato da Nando Citerella, nato con l'intento di esportare e diffondere la musica popolare partenopea e mediterranea ad un sempre maggior numero di spettatori. Nel ruolo centrale in scena durante il concerto il leader del gruppo: narratore, menestrello, introduceva i pezzi musicali con ironico fare napoletano.

Notevole la voce della cantante, Gabiella Aiello Sclafani, che ha saputo comunicare tutta la struggente tristezza-dolcezza, racchiusa dentro le melodiche "villanelle". Imponente la forza trascinante delle tammorriate vesuviane, scandite dal ritmo ossessivo dalle tammorre suonate da Nando Citarella e dal musicista costruttore ospite della serata "O' Lione". Gli strumenti che i musicisti hanno utilizzato, tra i più vari: una ricca sezione di percussioni (tamburi a cornice, percussioni tunisine, cavigliere, nacchere e qualche elemento di batteria) affidate a Valerio, fiati (zampogna a cinque palmi, zampogna algerina e flauti dalle forme non convenzionali) suonati da Goffredo degli Espositi, il resto (chitarra, tamburelli vari e schiaccia pensieri siciliano) affidati al virtuoso Nando Citarella.

Un viaggio nell'immaginario magico profano della cultura musicale tradizionale del centro sud, che si rinnova accettando contaminazioni e influeze senza perdere il carattere essenziale delle sue origini. "La musica popolare non è solo pizzica, è anche pizzica".

Massimo Duino.