Banda Osiris ed Eugenio Allegri nell'L'ultimo suonatore da giovedì 20 marco al Teatro Puccini

Redazione Nove da Firenze

Un quartetto di straordinari musicisti, la Banda Osiris (Giancarlo Macrì, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone e Sandro Berti), autori di sigle di programmi radiofonici Rai (“Caterpillar” e “Catersport”) e delle musiche per “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone, presentato al festival del cinema di Cannes 2002.
E poi un attore, Eugenio Allegri, gran frequentatore della Commedia dell’Arte, interprete di testi per il teatro di Alessandro Baricco, messi in scena da Gabriele Vacis.
Eugenio Allegri e la Banda Osiris insieme per la comicità anarchica di Karl Valentin, famoso creatore di cabaret nella Germania anni ’20 e ‘30, apprezzato da Bertolt Brecht che lo paragonò a Charlie Chaplin.

Una comicità viva, intelligente, surreale, graffiante, disarmante, a volte cattiva, demenziale, ma sempre attualissima.
Da una parte c’è un direttore d’orchestra autoritario che adopera la sua bacchetta come uno strumento di potere. Dall’altra i musicisti (vale a dire il disordine, la fantasia, la ribellione…) che malgrado le interruzioni, le riflessioni dell’uno, gli incidenti e gli accidenti dell’altro, i costumi improbabili, i vuoti di memoria, i problemi con la coulisse dei tromboni e il nodo del farfallino che non vuole stare al suo posto, si impossessano della bacchetta e ribaltano i ruoli in un trionfo del non senso e della libertà.
Utilizzando il classico testo di Karl Valentin come canovaccio e sfruttandone la struttura di teatro nel teatro, i dialoghi e i monologhi dell’autore si intersecano con la musica della scalcagnata orchestrina del Tingeltangel.

Una musica che spazia da Kurt Weill alle canzonette d’oggigiorno, da armonie dure e dissonanti a melodie leggere e struggenti.
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