UNESCO: inaugurata la sede di Lucca a Palazzo Ducale

Redazione Nove da Firenze

Lucca – “Un onore per la città, per il suo territorio, per tutte le ricchezze archeologico-architettoniche locali e un punto di riferimento che apre nuove prospettive di crescita dei programmi di tutela del patrimonio culturale; ma anche un segnale di apertura verso il mondo intero per continui processi di scambi scientifici tra università”.
Con queste parole il presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi, ha inaugurato ieri la sede di Lucca del Forum Unesco, la seconda in Italia dopo quella di Venezia ma la prima per importanza per quanto riguarda le iniziative culturali del bacino del Mediterraneo, visto che sarà una sede pilota dell’Italia centro-meridionale.
A battezzare la sede di Palazzo Ducale, oltre a Tagliasacchi, sono stati il direttore del Forum Unesco Josè Luis Montalvà, il prof.

Justo Nieto Nieto, rettore dell’università politecnica di Valencia e Manuel Jesus Ramirez Blanco, vice direttore del Forum. Alla breve cerimonia, svoltasi in sala Accademia – in cui è stata consegnata a Tagliasacchi la bandiera con il logo del Forum Unesco - erano presenti inoltre, per la Regione, l’assessore Carla Guidi, il presidente del consiglio provinciale Giovanni Gemignani, il sindaco di Capannori, Michele Martinelli, e il vicesindaco di Porcari, Ermanno Bullentini, nonché il sovrintendente per i beni architettonici di Pisa Guglielmo Malchiodi oltre al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Giancarlo Giurlani.
Ieri quindi - in concomitanza con la prima giornata del convegno internazionale sulle “Dimore dell’Auser” che proseguirà fino a sabato – è diventata realtà quella che poco più di sei mesi fa era stata una proposta verbale avanzata a Valencia dal prof.

Montalvà al presidente Tagliasacchi. Dalle parole ai fatti concreti: e da ieri a Palazzo Ducale ha aperto i battenti, appunto, la seconda sede italiana del Forum Unesco. Una sede motivo di orgoglio per tutti gli studiosi locali, che ha mosso i primi passi grazie al rapporto di collaborazione attivato, e in seguito consolidatosi, tra la Provincia di Lucca, i Comuni della Piana e l’università politecnica di Valencia in relazione al campus di scavi archeologici nell’area di Fossanera e Palazzaccio, nei Comuni di Porcari e Capannori.

Area in cui – lo ricordiamo – sono stati trovati i resti di oltre 100 fattorie di epoca romana.
Il presidente della Provincia, Tagliasacchi, ringraziando tutti i presenti, il ruolo dei massimi rappresentanti del Forum Unesco, nonché l’apporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ha espresso soddisfazione per l’importante riconoscimento attribuito alla città e al suo territorio, ma anche alle professionalità individuali della provincia che hanno lavorato per la valorizzazione dei beni culturali in questi anni.

“Una sede del Forum a Lucca – afferma – ripropone la città e il suo territorio, al centro dell’attenzione internazionale aprendo un canale privilegiato di rapporti e ponendo un punto fermo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio lucchese che sarà inserito, ufficialmente, nella lista dei ‘siti prioritari’ a livello mondiale”.

La sede lucchese del Forum Unesco avrà i suoi spazi nei locali di Palazzo Ducale e l’attività sarà avviata, almeno inizialmente, con l’apporto di due collaboratori che lavoreranno sotto la guida di due responsabili.

La sede, infatti, si articolerà in due sezioni principali: il Dipartimento di Archeologica e antropologia e il Dipartimento dei beni architettonici e artistici. Il primo si occuperà di sviluppare lo studio dell’archeologia e dei siti archeologici in ambito mediterraneo. A capo del Dipartimento archeologico-antropologico è stato designato dal direttore generale del Forum Unesco il prof. Michelangelo Zecchini, già consulente per l’archeologia della Provincia e forte di un curriculum prestigioso, di 37 anni di esperienza di scavi in Lucchesia e all’Isola d’Elba e di numerose pubblicazioni.
Il secondo Dipartimento si occuperà di beni architettonici e artistici con le stesse finalità di valorizzazione, approfondimento e studio.

A capo di questa sezione è stata nominata la dottoressa Roberta Martinelli, assessore provinciale ai bei culturali. Martinelli, dal 1980 funzionario della Sovrintendenza per i beni culturali di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, è direttore dei musei nazionali e della residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba, nonché della sezione didattica dei musei nazionali di Lucca.
Il Forum Unesco, diretta derivazione dell’Unesco (United Nations Education, Scientific and cultural Organization) è un organismo creato nel 1995 come programma congiunto della Divisione del patrimonio culturale dell’Unesco e dell’università di Valencia.

Il programma riunisce, a livello mondiale, una serie di reti inter-universitarie con una struttura orizzontale in cui diritti e doveri sono uguali per tutti. Il principale impegno degli aderenti alla rete – e la Provincia di Lucca è il primo ente pubblico a diventare punto di riferimento del circuito - è la difesa del patrimonio culturale dell’umanità attraverso le risorse tecniche, umane e scientifiche degli atenei. Tra le finalità del Forum spicca, inoltre, la sensibilizzazione dei giovani studenti per la salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale in genere attraverso azioni di scambio ed interscambio tra Paesi.

Entrare in questa rete significa dialogare in tempo reale con studiosi di tutto il mondo e poter confrontare, e quindi accrescere, la conoscenza ad alti livelli scientifici, in tempi rapidi e soprattutto su scala globale.
La sede lucchese di Palazzo Ducale del Forum si aggiunge alle trenta circa sparse in varie parti di Europa e, secondo le indicazioni dello statuto dell’organismo, avrà una funzione di “antenna” e di centro di coordinamento con le altre realtà europee dell’organizzazione.

Sulla scorta dello Statuto generale del Forum Unesco, in cui sono indicati scopi e obiettivi dell’organismo internazionale, sarà stilato un regolamento per la sede di Lucca, per la sua organizzazione operativa attraverso cui esportare il modello di campus archeologico e artistico non solo in Italia, ma in tutti i Paesi del Mediterraneo.