Seicento milioni per l’animazione economica territoriale

Redazione Nove da Firenze

Seicento milioni per l’animazione economica territoriale. Li prevede un bando di concorso che ha come obiettivo la promozione di progetti volti a rivitalizzare l’area di degrado urbano, attraverso il sostegno e lo sviluppo della piccola distribuzione e dell’artigianato di servizio. Il bando è indirizzato a imprenditori o organizzazioni di imprenditori, associazioni, comitati di strada, consorzi di una determinata zona. Le aree interessate al bando sono comprese nell’ambito dei Quartieri 1, 4 e 5, in particolare: San Frediano, Santo Spirito, Pignone, Monticelli, Soffiano, Legnaia, Isolotto, Le Torri, San Quirico, San Lorenzo a Greve, Ugnano, Mantignano, piazza Puccini, Novoli, Barco, Cascine, Peretola, Osmannoro, Petriolo, Le Piagge, Quaracchi, Brozzi, Inceneritore.

“Questa iniziativa – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna – rappresenta una prova generale dei Piani Integrati di Rivitalizzazione, i cosiddetti Pir. Ci faremo presentare dei progetti che favoriscano la conoscenza e il marketing di quell’area. I 600 milioni che andiamo a destinare a questa iniziativa provengono dalla Legge Bersani. Altre città hanno preferito la strada dell’abbattimento di tassi di interesse, noi invece abbiamo preferito che i commerciati diventassero imprenditori della propria area di competenza con iniziative che abbiano un qualche beneficio per tutta la zona”.

“Come si fa – ha concluso l’assessore Colonna – a fare la ‘guerra’ alla grande distribuzione se non si colgono quegli elementi positivi che quest’ultima evidenzia a livello organizzativo. E questa nostra iniziativa vuol essere una sorta di stimolo a percorre questa strada”. Le domande vanno presentate entro il 28 febbraio alla Direzione Sviluppo Economico del Comune di Firenze – Piazza Artom 18. Un’apposita commissione valuterà quelli meritevoli di un sostegno economico che si aggira attorno ai 50 milioni per ciascun progetto, che prevede comunque una percentuale a carico dei commercianti di zona.

I soggetti beneficiari avranno due anni per mettere in atto il progetto co-finanziato.