3 quintali e mezzo di mortadella di Prato affettata e degustata al Salone di Torino

Redazione Nove da Firenze

Migliaia di assaggi per la mortadella di Prato al Salone del Gusto di To-rino, molti dei 150.000 visitatori della rassegna che si è chiusa domenica sera si sono fermati al presidio del salume della nostra tradizione, visto che ne sono stati consumati 3 quintali e mezzo. Nel corso della manifestazione i 3 produttori presenti si sono anche prestati ad ulteriori rifornimenti, ma ugualmente gli ‘assaggi’ sono stati sospesi qualche ora prima della chiusura ufficiale del Salone perché non c’era più niente da affettare.
Esauriti anche i prodotti del paniere pratese (bozza di pane, fichi secchi di Carmignano, biscotti di Prato, miele e farina di castagne) e il vino di Carmignano e l’olio della provincia.

“Il bilancio di questa partecipazione al Salone del Gusto è davvero entusiasmante – ha commentato l’assessore alla Promozione dell’immagine e dei prodotti tipici della Provincia, Alessandro Attucci – per il successo ottenuto dai prodotti, certo, ma anche per il consolidamento dell’attenzione della Regione che va crescendo e, soprattutto, per il buon livello di cooperazione raggiunto dai produttori locali, anche di prodotti diversi, tra di loro e nei confronti della Provincia, che vedono ora come un coordinatore delle iniziative rivolte alla promozione della produzione tipica del territorio”.

Alessandro Venturi, dell’Arcigola Slow Food di Prato, ha sottolineato il valore di un debutto come questo che sta già sortendo i suoi effetti, i produttori infatti faticano a tener dietro agli ordini e nelle prossime settimane lavoreranno anche la domenica, e che rappresenta una buona base di partenza per le prossime partecipazioni, già richieste, a manife-stazioni nazionali e internazionali. Per lo stand dei prodotti pratesi sono passate anche le telecamere di Tv americane, francesi e cinesi, e quelle del Gambero Rosso Channel di Rai Sat.

Fra coloro che si sono concessi un assaggio alla mortadella di Prato anche il segretario nazionale della Cgil, Sergio Cofferati e il ministro Giovanna Melandri.