Un piano per la messa a norma della pubblicità a Firenze

Redazione Nove da Firenze

“Un piano per riordinare la materia, rispettare i vincoli ambientali e incamerare soldi”. Questo il commento dell’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna che stamani in Palazzo Vecchio ha presentato le linee guida del piano degli impianti pubblicitari che sarà presentato alle categorie economiche e dovrà essere poi ratificato in consiglio comunale. Fra i punti più significativi del piano ci sono l’aumento della superficie destinata alla pubblicità che passerà dagli attuali 21.800 metriquadri a 24.400, l’abolizione dei cartelloni sul tetto di alcuni edifici (piazza della Repubblica e San Giovanni), la progressiva dismissione dei cosiddetti gonfaloni o stendardi, l’adeguamento delle tariffe (da imposta sulla pubblicità a canone) e un bando per il riordino dell’arredo urbano della città.
L’assessore Colonna, dopo aver sottolineato l’ottimo lavoro degli uffici comunali per la redazione di questo piano, ha ricordato che attualmente in città ci sono circa 4000 impianti pubblicitari, molti dei quali non conformi alle normative di legge e in particolare lungo i fiumi o tratti ferroviari.

“Quindi – ha detto ancora Colonna – è necessario prevedere la revoca dei cartelloni laddove non sono consentiti. Vorrei far presente che in passato la cosiddetta ‘ripulitura’ è costata all’Amministrazione Comunale 300 milioni all’anno. La legge prevede, per i Comuni con più di 30.000 abitanti, che lo spazio per le affissioni sia di 18 metriquadri ogni 1000 abitanti”.
Per quanto riguarda i gonfaloni (gli spazi 140x100 appesi ai pali dell’illuminazione) ne esistono circa 2700 che nella stragrande maggioranza dei casi vanno a incidere in aree vincolate (2/3 di Firenze è sottoposta a vincolo) e quindi progressivamente verranno dismessi, in quanto l’Amministrazione Comunale non concederà più autorizzazioni.

Verranno mantenuti invece gli striscioni che contengono pubblicità di carattere culturale. Saranno incentivati gli impianti relativi alla grande pubblicità: le cosiddette “pareti cieche” e la pubblicità (provvisoria) sui ponteggi delle facciate in rifacimento.
“Firenze – ha proseguito Colonna – ha bisogno di un nuovo arredo urbano: dalle panchine alle pensiline e via per questo è previsto un bando. Pensiamo a offerte che prevedano il montaggio e la manutenzione in cambio di pubblicità.

Questo porta a un duplice obiettivo: rinnovare la città e incamerare soldi”.