Ci mancava la multa autovelox al ciclista di Montecatini Terme

Redazione Nove da Firenze

In discesa, sfrecciava a 62 Km/h e che, a differenza di tutti gli altri che vengono multati con questa macchinetta, e' stato fermato.
Sul tema interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Aduc: "L'autovelox è un metodo facile facile per fare soldi, alla faccia della sicurezza degli amministrati e delle loro tasche: non facendo segnalare la presenza delle macchinette e non fermando i contravventori che, cosi' prendono piu' multe, perche' sulla stessa strada ci sono anche piu' autovelox e perche' sempre quella strada la percorrono piu' volte senza sapere, se non dopo mesi, che era in arrivo una multa per l'eccessiva velocita'.
Il foglietto che arriva a casa dei malcapitati con la dicitura d'ordinanza "per motivi tecnici non e' stato possibile notificare la contravvenzione sul luogo dell'infrazione" (cassata gia' due volte dalla Corte di Cassazione, ma imperante in sfregio alle supreme sentenze), il ciclista non lo ricevera', perche' la volante ha applicato la legge come si deve, anche perche', in caso contrario (le bici sono ancora senza targa) non l'avrebbero notificata mai.

Che solerzia! Ridicola come la multa, e tragica come quegli amministratori comunali che fanno i bilanci preventivi con la voce delle multe da elevare per l'anno successivo, e che, per far quadrare bene i numeri, non paghi dei parcheggiatori a cui e' stato riconosciuto il diritto di fare multe (pur non capendo nulla di codice della strada, perche' non hanno nulla che lo certifichi, a differenza di un vigile), si apprestano a chiedere che tale compito sia esteso agli obiettori di coscienza in servizio civile.
Chissa' come sara' contenta la Caritas, perche' e' cosi' difesa l'utilita' del servizio civile minacciato dalla fine della coscrizione militare obbligatoria: bella prospettiva! Questa follia dell'autovelox va fermata: bolidi che violano il codice della strada vengono lasciati a se stessi e al comune pericolo solo perche' queste macchinette sono usate come armi improprie per procacciarsi soldi e non come deterrente dell'alta velocita'.
Per questo abbiamo chiesto anche l'intervento del ministro dei Trasporti, perche' emani una circolare che dimensioni nella legalita' l'azione delle polizie municipali in materia, e facciamo lode al Prefetto di Siena che gia' lo scorso maggio ha emesso una circolare in proposito.

Ma non basta. Per questo stiamo scrivendo noi direttamente a tutte le Prefetture d'Italia perche' inviino circolari a tutte le amministrazioni comunali e vigilino meglio sull'applicazione della legge".