La scommessa della sinistra per lo sviluppo net-economy

Redazione Nove da Firenze

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal professor Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET della Universita' di Firenze:
"La scommessa della sinistra per lo sviluppo net-economy dovrebbe essere letta da un punto di vista economico -marxista, per interpretarla non tanto in termini di rappresentazione quanto eslicitando il perche' si fa la scelta di sostenerla politicamente.
La nuova economia nasce da una aggregazione di reti che non presenta in se stessa una forte concetrazione di "proprieta' privata".

Per la stessa ragione è possibile imprimere politicamente una "evoluzione evanescente del concetto di proprieta' privata" , per generare effetti di straordianaria portata che possono essere la base di un rinnovamento della sinistra, in relazione all'edificazione progressiva di una societa' avanzata, capace a tutti gli effetti di superare le logiche di rendita passiva.
Si tratta di vedere il progress della nuova economia e di saperla guidare verso obiettivi pragmaticamente possibili. Quello che sta succedendo di fatto e non in teoria, e' che i mercati si dinamizzano con l'utilizzazione delle reti interattive e la proprietà privata viene progressivamente sostituita e relegata ad un fattore temporaneo dallo scambio interattivo negoziale.
Nell'ambito della negoziazione delle nuove modalita di business contano sempre di piu' le idee che rappresentano esigenze storiche di massa.
Il comunismo e' stato affossato da una strategia statalista , ma le idee per cui e' nato sono sempre piu' presenti nella societa' contemporanea, ed allo stesso momento la societa' attuale presenta nuove prospettive economiche sulle quali le concezioni di base del comunismo possono ancora far breccia utilizzando di nuove strategie creative adeguate ai tempi per creare sviluppo economico a livello internazionale.
L'evaporazione in un mercato dinamico della stabilita della proprieta' privata e' una delle basi per cui la sinistra ha il diritto/dovere di battersi e risultare vincente nello sviluppo della NETworked Digital Economy.
La stessa concezione della negoziazione in rete che presuppone la realizzazione di ampi network territoriali capaci di superare il concetto di centralita' della fabbrica spostamento della concezione di lavoro da lavoro manuale operaio (facilmente sfruttabile dal capitalismo nell'ambito della societa' industriale) a tele-lavoro intellettuale, che puo' essere orientato culturalmente e scientificamente verso nuovi orizzonti sociali tramite una adeguata formazione a cui la sinistra dovrebbe contribuire ampiamente con idee e progetti fi formazione in rete interattiva.
Concludendo dovrebbe essere superata una escusiva la logica elettoralistica nel far politica, quella cioe' che ha per primo obiettivo il voto espresso con una croce da analfabeta su un simbolo di partito.
Rappresentiamo, facendo uso di nuove modalita' di comunicazione, un mondo di idee e concetti sociali ed economici di sinistra certamente non falliti ne' fallimentari che possono essere contemporaneizzati per favorire la emergenza di un mondo sociale ed ecomomico migliore per tutta l'umanità".