Il recupero dell'evasione TARSU

Redazione Nove da Firenze

In una Conferenza stampa, tenutasi nei locali della Direzione Entrate (dove opera la ditta Infotirrena), in via Perfetti Ricasoli, il Sindaco di Firenze Mario Primicerio e l'Assessore ai Tributi Roberto Bertoli hanno presentato i risultati della lotta all'evasione tributaria della TARSU. Firenze è l'unica, fra le grandi città, che hanno affrontato il problema non accontendandosi di effettuare incroci informatici, ma chiedendo ai cittadini di consentire una misurazione diretta degli immobili. I circa 150 rilevatori della ditta Infotirrena, infatti, si sono visti opporre un rifiuto alle misurazioni solo da una percentuale di cittadini (che ora dovranno esibire planimetrie dell'immobile occupato) inferiore al 4%.
"I risultati già conseguiti -ha detto il Sindaco- sono davvero incoraggianti: quando ancora manca circa il 15% delle rilevazioni, già abbiamo trovato quasi 2 milioni e mezzo di metri quadri a fronte dei quali nessuno pagava la Tassa.

E' come se solo adesso avessimo scoperto che esiste un altro Quartiere di Firenze. Un vero successo che premia la città e le modalità con cui questa complessa operazione, costantemente controllata dagli Uffici del Comune, viene condotta. Per assicurare al Bilancio comunale i 32 miliardi che quest'anno abbiamo realizzato (fra Tassa, arretrati, e sanzioni) avremmo dovuto o perseguire, con convinzione questa grande operazione di regolarizzazione delle circa 200.000 posizioni tributarie, o inasprire la pressione tributaria ben al di là della introduzione dell'addizionale IRPEF, cui pure abbiamo rinunciato".
Ha precisato l'Assessore ai Tributi che "Il maggior gettito annuo che il Comune si è assicurato, già ora per circa 7 miliardi e mezzo, equivale a ciò che si sarebbe riscosso in più se avessimo aumentato la Tassa di circa il 12 %, con la differenza che in questo caso avrebbero pagato solo quei contribuenti che già prima avevano fatto il loro dovere".

I 60 ricorsi innanzi alle Commissioni tributarie su quasi 50.000 confronti già operati con i contribuenti testimoniano che i casi di discordanza rilevati fra le misurazioni effettuate, le validazioni del Comune e le convinzioni dei contribuenti superano appena la quota dell'1 per mille.