Licio Gelli 16

Redazione Nove da Firenze

Il generale Giuseppe Santovito, capo dei servizi militari negli anni settanta, ha dichiarato alla Commissione che Gelli godeva della massima fiducia delle strutture di sicurezza statunitensi. E l'ex editore Angelo Rizzoli ha ben sintetizzato ai commissari l'intreccio politico: "La P2 ha intuito, in un momento di grande crisi politica e finanziaria, che esisteva un potere economico e finanziario che non poteva sopravvivere senza le elargizioni e le concessioni del potere politico e viceversa. Da una parte cioe c'erano costruttori, industriali, finanzieri e banchieri e dall'altra un sistema politico e partitico cosi complesso e frammentato da aver continuamente bisogno del danaro che gli veniva dal sistema finanziario.

Aver collegato queste due realta e stata, secondo me, la trovata e la ragione del potere di Gelli".Lunedi 21 settembre 1987, dopo sei anni di latitanza in Sud America, Gelli si consegna al Palazzo di giustizia di Ginevra. Il 7 febbraio 1988 le autorita elvetiche concedono l'estradizione e Gelli viene rinchiuso nel carcere di Parma il 17 febbraio, per essere rimesso in liberta il 20 aprile a causa di problemi cardiaci.