Vivere bene, vivere a lungo

Al Festival della Salute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2015 23:56
Vivere bene, vivere a lungo

VIAREGGIO, 27 SETTEMBRE 2015 – Continua il viaggio nei temi più interessanti e rilevanti del mondo salute. Nel convegno del pomeriggio Vivere bene, vivere a lungo si parla di stili di vita che permettono agli essere umani di poter vivere in maniera positiva. All’incontro sono intervenuti Ubaldo Bonuccelli, professore di neurologia all’università di Pisa, Rodolfo Capanna, presidente Siot – Società italiana ortopedia e traumatologia e Franco Mosca, professore emerito di chirurgia e presidente della fondazione ARPA.

Il tutto moderato dai giornalisti Fabrizio Diolaiuti e Cinzia Galletto. I relatori si sono soffermati sull’incremento dell’aspettativa di vita media in Italia e di come questi possano incidere anche in termini sociali e di bilancio. E a tal proposito si sono approfonditi i meccanismi e le innovazioni che permettono di migliorare la propria vita e curare alcune patologie che, oggi, sembrano non avere soluzione. Uno dei macchinari più innovativi è stato il “Casco Transcranico”, l’invenzione del professore Ubaldo Bonuccelli che – superata la fase di sperimentazione – dovrebbe permettere di combattere malattie come il Parkinson o l’Alzheimer. Afferma Bonuccelli: “Attraverso l’applicazione di una cuffia costituita da due piastrine di stimolazione aderenti alla cute della testa e uno stimolatore che genera corrente continua, specifiche zone cerebrali vengono stimolate sfruttando il fenomeno della neuromodulazione.

In alcuni studi ne è stata valutata l’efficacia nel trattamento di disturbi di memoria, del linguaggio e del movimento sia nell’adulto che in età evolutiva con risultati incoraggianti. In modo particolare nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer, soprattutto in fase iniziale di malattia, la tDCS ha mostrato un transitorio miglioramento di molte prestazioni cognitive, in primis la memoria, rappresentando, ad oggi, una possibile arma che insieme ai farmaci, potrebbe consentire di migliorare le funzioni cognitive e ritardare la progressione della malattia”.

Conclude Bonuccelli: “A breve inizierà una ricerca con questa metodica di stimolazione presso la Neurologia di Pisa per poi attendere la conferma del riconoscimento del dispositivo a tutti gli effetti”.

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