Vino: i 50 anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini

Porta anche la firma del Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze il Chianti Montespertoli Docg

Redazione Nove da Firenze
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10 settembre 2022 18:25
Vino: i 50 anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini

Montespertoli, 10 settembre 2022. “Investiamo sull'energia perché ora è fondamentale e speriamo che chi governa riesca ad aiutare le imprese a far fronte al caro bollette”. Con questo augurio il presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini, Ritano Baragli, festeggia i primi 50 anni di attività della Cantina Sociale Colli Fiorentini, il principale produttore di vino Chianti al mondo.

Oggi grande festa a Montespertoli per celebrare il traguardo. Le aziende della Cantina Sociale sono 300: coltivano e tutelano circa 1.500 ettari di paesaggio toscano producendo oltre 100 mila quintali.

“Noi agricoltori siamo i primi a rispettare l'ambiente, lavoriamo con la terra – ha aggiunto Baragli -. Ma l’alto costo dell’energia rende difficile andare avanti, c’è troppa speculazione. Bisogna intervenire. Spero che la politica trovi le soluzioni”. Secondo Baragli uno dei modi per poter uscire dalla crisi “è eliminare la tanta burocrazia che attanaglia le Pmi. I legislatori devono tenerne conto o lo scenario futuro per le campagne sarà di desolazione. L'Europa sta rischiando di rimanere senza cibo o di comprarlo in zone dove non ci sono regole così ferree, come accade da noi. E questo non sarebbe giusto: l'augurio che faccio in questo giorno di festa è di uscire da questo tsunami”.

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Con strategie efficaci e il rispetto dell'ambiente. “Noi vogliamo rifare il centro di raccolta a Gambassi Terme e puntare sull'oleificio. Viviamo un tempo difficile, con molte nubi all'orizzonte ma la nostra cantina è forte”, conclude Baragli.

VINO E SCIENZA

I primi cinquant’anni di vita della Cantina Sociale Colli Fiorentini si festeggiano oggi, a Montespertoli, con una bottiglia speciale, frutto della collaborazione tra un team di professori e ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e la più importante realtà produttiva di vino Chianti a livello mondiale.

Il vino delle celebrazioni, prodotto con uva Sangiovese al 100% vendemmiata nel 2018, è il risultato di una sperimentazione avviata nel 2019 nell’ambito di una ricerca del dott. Francesco Maioli, dottorando DAGRI di Scienze e Tecnologie Alimentari, in collaborazione con la nota cooperativa toscana che conta oltre 300 aziende tutelando un territorio di circa 1500 ettari.

Il progetto, terminato nel 2020, prevedeva l’analisi chimica e sensoriale del nettare toscano nella fase iniziale della maturazione in relazione a cinque differenti contenitori, poi oggetto di una successiva fase di studio: in acciaio, cemento grezzo e rivestito, barrique, infine la pregiata anfora di terracotta dell’Impruneta. Proprio quest’ultimo materiale naturale di antica memoria, recuperato in tempi recenti perché ecosostenibile, è apparso il miglior metodo di affinamento per via dell’equilibrato passaggio di ossigeno garantito dalla porosità della terracotta. La lenta micro ossigenazione porta a un’ossidazione capace di polimerizzare il colore del vino rendendolo stabile nel tempo.

Il Chianti Montespertoli DOCG, un rosso fruttato e fresco al palato, ha anche un’etichetta speciale come la ricorrenza, dove si legge ‘vino prodotto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell'Università di Firenze’, “un traguardo importantedice Valentina Canuti, capofila del progetto - che suggella una collaborazione di lungo corso”.

Da molti anni, infatti, Dipartimento e Scuola di Agraria, hanno nella Cantina Sociale Colli Fiorentini un punto di riferimento per visite ed esercitazioni nell’ambito dei corsi di Laurea di I Livello in Viticoltura ed Enologia e in quello magistrale interateneo con l’Università degli Studi di Pisa, in Innovazione Sostenibile in Viticoltura ed Enologia.

Ci teniamo a mettere a disposizione ciò che abbiamo e ciò facciamo affinché la ricerca, con cui chi produce deve coordinarsi, trovi soluzioni che allevino i costi, valorizzino le produzioni, evidenziando i pregi di una procedura rispetto a un’altra”. Così il presidente della cooperativa, Ritano Baragli. “È nostro interesse riuscire, con il supporto della scienza, a migliorare la qualità di ciò che produciamo e anche dell’ambiente, che vogliamo assolutamente salvaguardare”.

Il gruppo di ricerca multidisciplinare che ha portato avanti lo studio è costituito dalla dott.ssa Valentina Canuti e dott.ssa Monica Picchi (Sez. Scienze e Tecnologie Alimentari) e dal prof. Alessandro Parenti e dott. Lorenzo Guerrini (Sez. Meccanica Agraria) del DAGRI.

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